November - I cinque giorni dopo il Bataclan: uno spy thriller grintoso. La recensione

Cinema

Letizia Rogolino

@Ufficio Stampa

Jean Dujardin coordina le operazioni antiterrorismo dopo gli attentati di Parigi nel novembre 2015

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Jean Dujardin è immerso nei giorni vorticosi e drammatici dell’inverno 2015 nel film November - I cinque giorni dopo il Bataclan diretto da Cédric Jimenez, al cinema dal 20 aprile. Questo thriller al cardiopalma ricostruisce i fatti che hanno seguito gli attentati terroristici di Parigi che hanno colpito brutalmente e profondamente la Francia. Al centro dell’azione la divisione antiterrorismo della polizia francese che deve agire sotto una pressione senza precedenti, gestendo una caccia all’uomo per scovare i responsabili di quelle azioni violente che hanno causato tante vittime innocenti in poche ore. Il Paese in massima allerta ha assistito al presidente Hollande che ha dichiarato guerra a Daesh, mentre la polizia ha avuto carta bianca per consegnare i responsabili alla giustizia.

Il Bataclan dietro le quinte

Nel 2022 il film Un Anno, Una Notte fa vivere allo spettatore l’attacco terroristico al Bataclan in prima persona seguendo una giovane coppia di fidanzati che si trova lì quella sera e poi nei giorni seguenti deve cercare di metabolizzare l’accaduto e andare avanti. In November invece Jimenez si concentra sul lavoro investigativo e istituzionale delle forze dell’ordine coinvolte che hanno portato avanti interrogatori, indagini sotto copertura e ricerche attraverso l’Europa risolvendo il caso in meno di una settimana. La struttura e l’anima di November sono quelle del thriller di spionaggio tradizionale, ma il fatto di essere collegato a un fatto realmente accaduto in tempi recenti permette allo spettatore di sentirsi maggiormente coinvolto emotivamente e vivere l’esperienza dei personaggi in modo più intenso e immediato.

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approfondimento

November – I cinque giorni dopo il Bataclan, il trailer del film

Jean Dujardin in prima linea

Al fianco di Jean Dujardin si distinguono Anaïs Demoustier, Sandrine Kiberlain e Jérémie Renier nei panni dei vari agenti della squadra antiterrorismo che hanno operato in quei cinque giorni in cui i jihadisti hanno colpito vari obiettivi della capitale francese. Il regista non indugia a mostrare l’attentato che viene percepito solo dai numerosi telefoni che squillano all’inizio del film trasmettendo uno stato di emergenza. L’attenzione è piuttosto sull’intervento e il soccorso, sulla formulazione di teorie per fermare i colpevoli e non permettergli di tentare nuovamente la macabra impresa.

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Un thriller avvincente

Il film risulta autentico nelle location e nelle ambientazioni sulle orme di un docu-drama, sul modello di film come Sicario o Zero Dark Thirty. Il ritmo resta sempre alto e l’azione coinvolgente, sia nei dialoghi e nei confronti tra i protagonisti, sia nei vari momenti della caccia all’uomo. Secondo i rapporti dell'epoca, durante il raid notturno delle autorità francesi furono sparati quasi 5.000 proiettili, e potete essere certi che Jimenez li include tutti nel suo film. Non c’è spazio per l’aspetto borghese degli agenti che lo spettatore conosce sempre e solo in servizio, una scelta volontaria e consapevole del regista che non vuole distrazioni. False piste, vicoli ciechi, non tutto è andato liscio in quei cinque giorni, ma Jimenez celebra la caparbietà e la dedizione degli agenti che hanno lavorato giorno e notte per raggiungere l’obiettivo. November è un film grintoso sicuramente in gran parte romanzato e non del tutto realistico per esigenze di scena. Tuttavia come spy thriller fa il suo dovere e intrattiene con maturità e coerenza.

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