Sciopero sceneggiatori a Hollywood, il 98% vota sì. Rischio serrata dal primo maggio

Cinema
©Getty

Il Writers Guild of America ha ottenuto dagli iscritti il sostegno per autorizzare la sospensione di tutti lavori se non sarà stabilito un miglioramento delle condizioni contrattuali

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Hollywood potrebbe sospendere l'attività. Come riportato dal The New York Times, lo scorso lunedì il Writers Guild of America (WGA), il sindacato degli sceneggiatori di cinema e televisione, ha annunciato di aver ottenuto dagli iscritti un sostegno granitico in un sondaggio online per autorizzare uno sciopero contro le case di produzione e di distribuzione che prevede la sospensione di tutti i lavori a partire dalla data di scadenza del contratto attualmente in vigore con gli Studios di Hollywood, fissata il 1º maggio. Le sigle sindacali hanno precisato che dei 9.218 votanti, che rappresentano il 78% del totale degli iscritti, ben 9020 hanno dato il consenso, pertanto il 98% dei partecipanti alla votazione ha espresso disagio per le odierne condizioni contrattuali e ha acconsentito allo sciopero nel tentativo di ottenere adeguamenti salariali e dei diritti d’autore. Secondo la WGA, per gli sceneggiatori si tratta di una sfida “esistenziale” per la sopravvivenza della professione, dal momento che nell’ultimo decennio i compensi sono rimasti stagnanti nonostante l’esplosione delle serie tv nell’era dello streaming. Da un’indagine tra gli iscritti al sindacato risulta infatti che la metà di loro percepisce la paga minima (mentre dieci anni fa guadagnava tale cifra solo il 33%) e che lo stipendio medio è sceso del 23%, considerando l’inflazione.

LE PROSPETTIVE

A sole due settimane di distanza dalla scadenza del contratto triennale della categoria, c’è stato un minimo progresso nelle trattative. Secondo i sindacati, gli Studios “hanno fallito nell’offrire risposte significative sulle questioni economiche chiave” e hanno offerto solo minime concessioni in pochi settori. La controparte, l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, ha replicato che l’autorizzazione allo sciopero “non dovrebbe sorprendere nessuno” perché un voto in tal senso “è sempre stato parte del piano della WGA, annunciato prima che le parti si scambiassero addirittura le proposte. Il nostro obiettivo è, e continua ad essere, raggiungere un giusto e ragionevole accordo” a condizione che il sindacato s’impegni in seri negoziati e cerchi “compromessi ragionevoli”. Se l’accordo non sarà raggiunto entro il 1º maggio, a Hollywood scatterà il primo sciopero in 15 anni. L’ultimo, organizzato tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, aveva paralizzato l’industria cinematografica per 100 giorni.

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