Jon Landau parla di "Avatar la via dell'acqua" al cinema dal 14 dicembre

Cinema

Denise Negri

"Pandora è il mondo della meraviglia e il pubblico può riconoscersi nei nostri personaggi perchè non sono dei supereroi". Queste le parole di Jon Landau alla presentazione, in anteprima, di alcune immagini del prossimo film "Avatar la via dell'acqua" in sala dal 14 dicembre.

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Il 14 dicembre arriva al cinema uno dei sequel più attesi di sempre: James Cameron alla regia e alla produzione, al fianco di Jon Landau, presentano Avatar la via dell’acqua.

Effetti speciali in 3D, attenzione e grande sensibilità verso i temi ambientali, ma anche avventure, scontri, difficoltà e tanta meraviglia.

Ambientata più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, la nuova pellicola fa tornare gli spettatori nel mondo di Pandora.

Nel frattempo dal 22 settembre torna in sala Avatar l'epica avventura di James Cameron, il film del 2009 premiato con 3 Oscar e pellicola di maggior successo di tutti i tempi. Una storia nella quale, allora come oggi, tutti possiamo riconoscerci.

Ecco le parole del produttore, Jon Landau, che ha incontrato la stampa alla presentazione di alcune immagini esclusive.

 

Molte sono le avventure che la famiglia Sully dovrà affrontare in questo nuovo capitolo nel quale mi sembra di capire che sia il concetto di famiglia il vero cuore del film. È corretto?

Si è vero, il cuore del film è la famiglia che per me vuol dire ogni cosa. Significa capire come i genitori cercano di proteggere i propri figli o cosa i figli fanno per aiutarsi tra di loro. Ovviamente non esiste una famiglia perfetta, ognuno di noi ha paure e insofferenze e questa cosa capita anche alla famiglia Sully che lotta per questo. Inoltre loro capiscono che nel mondo di oggi, così come nel mondo di Pandora il concetto di famiglia supera i legami biologici. La famiglia è una comunità ed è un senso di appartenenza. Nel film parliamo anche di come ci si sente quando si prova ad entrare in una nuova famiglia o in una nuova comunità nella quale ti senti un estraneo. Direi che sentirsi parte di una famiglia è decisamente il centro del nostro film.

 

Come descriverebbe il mondo di Pandora?

Pandora è il mondo della meraviglia. In ogni modo in cui lo si guardi non si trova altro che meraviglia ed è un mondo nel quale hai solo voglia di perderti, di abbandonarti! Mentre stavamo pensando a questo nuovo capitolo ci siamo chiesti: “Vogliamo entrare in un pianeta degli oceani? Come fanno altri film? O magari vogliamo entrare in un pianeta della neve e del ghiaccio?" Ci siamo detti: "No, non vogliamo questo”, perché se guardiamo al nostro mondo, capiamo che anche lui è pieno di meraviglia e potremmo tranquillamente spendere tutta la nostra vita ad esplorarlo. Il nostro ambiente è meraviglioso e va protetto, così come bellissime sono tutte le diverse culture che lo popolano. Per questo abbiamo deciso di ambientare il film dentro Pandora e di espandere il nostro fantastico mondo”.

 

Qual è l’aspetto di questo nuovo film che la rende maggiormente orgoglioso del lavoro fatto con tutto il vostro team?

Quando entro in un cinema e mostriamo alcune immagini del film, proprio come abbiamo fatto oggi a Roma, mi piace vedere la reazione della gente mentre guarda lo schermo. Questo mi rende incredibilmente fiero di quello che stiamo facendo. Per me la reazione del pubblico è la più grande forma di appagamento. Vedere lo stupore della gente, di fronte ad alcune scene, vedere come vorrebbero magari toccare un pesce ma si trattengono dal farlo e vedere la gioia sui loro volti è decisamente la più grande soddisfazione al lavoro fatto.

 

Che tipo di esperienze ci faranno vivere questo nuovo capitolo e gli altri che usciranno a seguire?

Credo che sarà un’esperienza nella quale il pubblico verrà trasportato in un altro mondo. Spero che la gente dimentichi di essere al cinema, seduta in sala, così come dimentichi quello che c’è fuori dalla sala. Spero anche che si sentano vicini ai nostri personaggi perché loro non sono dei supereroi ma sono reali e non hanno dei super poteri. Proprio per questo dentro ognuno di loro c'è la possibilità di essere speciali e di essere eroi. Credo che il film possa ricordare alle persone che dentro ognuno di noi c'è la capacità di essere un supereroe.

 

Sinossi

Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano.

 

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