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Mostra del cinema di Venezia, presentato The Hanging Sun - Il sole di mezzanotte

Cinema

Targato Sky Original, il thriller diretto da Francesco Carrozzini e interpretato da Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay, Sam Spruell, Fred Schmidt, Raphael Vicas, Peter Mullan e Charles Dance, chiude la 79.ma edizione del Festival

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Sullle immagini di The Hanging Sun – Sole di mezzanotte  si chiude  la 79ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (SEGUI LA DIRETTA). Il film uscirà nella sale cinematografiche da lunedì 12 settembre a mercoledì 14 settembre    e prossimamente in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su NOW. 

Tratto dal romanzo “Sole di mezzanotte” di Jo Nesbø, è un thriller noir ambientato tra le atmosfere rarefatte dell’estate norvegese, dove il sole non tramonta mai.  Scritto da Stefano Bises, è interpretato da Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay, Sam Spruell, Frederick Schmidt, Raphael Vicas, con Peter Mullan e Charles Dance.  La fotografia è di Nicolaj Bruel (DFF).

 

Il film - targato Sky Original – è una coproduzione italo-britannica, prodotta da Cattleya - parte di ITV Studios -, Groenlandia e Sky. Il distributore internazionale è NBCUniversal Global Distribution per conto di Sky Studios. Il distributore cinematografico italiano è Vision Distribution. Il film sarà al cinema il 12, 13 e 14 settembre e prossimamente disponibile in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su NOW. 

La trama del film

Siamo in un grande porto del Nord Europa, nel cuore della notte, quando John decide per la prima volta di disobbedire a suo padre Dad e di fuggire lontano. La vita criminale a cui il padre lo ha instradato non fa più per lui e gli vengono i brividi al pensiero che, in fondo, quella sia l’unica esistenza a cui Dad lo abbia mai preparato. John raggiunge un villaggio di poche anime nel profondo Nord, dove il sole sembra non tramontare mai, e si nasconde in una capanna nei boschi in attesa dei documenti per continuare la sua fuga. Ma Dad non può rinunciare all’unico figlio a cui tiene davvero: tempo di ricostruire i suoi spostamenti e scovarne la posizione, che a suo fratello Michael viene ordinato di andarlo a recuperare. In questo tempo sospeso e con il fratello sulle sue tracce, John conosce Lea e suo figlio Caleb. Lea è una giovane pescatrice che per anni ha subito gli abusi di un marito violento e alcolizzato, Aaron, che ha da poco perso la vita in mare in circostanze poco chiare. Come John, anche Lea conduce una vita all’ombra di suo padre, Jacob, il pastore del paese che le ha sempre proibito atteggiamenti non conformi alla morale cristiana. Con il passare dei giorni i tre si avvicinano. Per Lea John è il primo uomo in grado di darle protezione, senza privarla della sua libertà, per Caleb un’insperata figura paterna a cui raccontare il proprio mondo e lo stesso John sembra intravedere in questo incontro la possibilità di una redenzione e di una nuova vita. Inevitabilmente, iniziano a sentirsi come una nuova famiglia. E mentre Michael si avvicina sempre più al fratello, il cerchio si stringe anche intorno a Leacon suo padre che vuole intrappolarla nuovamente in una vita che non desidera.

Lea e John dovranno riuscire a emanciparsi dai rispettivi padri;

solo in questo modo potranno mettere fine a un passato doloroso e aprirsi, finalmente, all’inaspettata possibilità di una nuova vita.

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Antonella d’Errico: Executive Vice President Programming Sky Italia

“The Hanging Sun, - Sole di mezzanotte” è una grande produzione internazionale, un nuovo racconto targato Sky Original che segue il solco dell’eccellenza che accomuna i nostri prodotti, ed è un progetto in cui convivono tutti quegli elementi che definiscono la qualità delle nostre produzioni originali. C’è la matrice letteraria di Jo Nesbø, uno tra gli autori contemporanei più apprezzati al mondo, che ci ha fornito una storia di grande presa, capace di parlare a un pubblico globale. C’è il talento brillante e creativo di Francesco Carrozzini, che siamo felici di aver sostenuto nella sua prima esperienza di regia in un lungometraggio. C’è poi la sinergia con partner consolidati come Cattleya e Groenlandia, la scrittura d’impatto di Stefano Bises, che ha saputo ben attualizzare la storia, e un cast eccellente, in cui siamo particolarmente felici di ritrovare un interprete straordinario come Alessandro Borghi, affiancato da due star del calibro di Charles Dance e Peter Mullan e bravissimi attori come Jessica Brown Findlay, Raphael Vicas, Fred Schmidt e Sam Spruell. È un progetto di cui siamo davvero orgogliosi e siamo onoratiche sia stato scelto come film di chiusura, Fuori Concorso, della 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia."

 

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Sonia Rovai : Senior Director, Scripted Production Sky Studios

"Poter associare grandi talenti italiani, l’ambizione di produzioni internazionali e storie originali che hanno una valenza globale è una delle più genuine soddisfazioni che derivano dal lavorare sui prodotti Sky Studios: in “The Hanging Sun – Sole di mezzanotte” siamo felici di ritrovare Alessandro Borghi, che, già dalla brillante performance in Diavoli, condivide con noi un percorso che si regge sul gusto comune di rilanciare sfide e allargare orizzonti. Con lui uno straordinario cast internazionale con Jessica Brown Findlay, Sam Spruell, Frederick Schmidt, Raphael Vicas, Peter Mullan e Charles Dance. E siamo altrettanto felici di tenere a battesimo per il suo primo lungometraggio il talentuoso Francesco Carrozzini, un regista di rara sensibilità, gusto, eleganza. Abbiamo inoltre potuto contare sulla scrittura impeccabile di Stefano Bises, solido e autorevole, che ha traghettato il thriller intimo e profondo di Jo Nesbø verso un approdo attuale. Una sfida entusiasmante realizzata con lo straordinario lavoro dei nostri partner di Cattleya e Groenlandia e il supporto della distribuzione di NBCU e Vision Distribution per portare questa storia a un pubblico più ampio possibile. Siamo onorati che questo film sia stato selezionato per chiudere la 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in uno dei luoghi che più celebra la passione per il cinema."

 

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Riccardo Tozzi, Fondatore e Presidente Cattleya

"Il genere è da sempre al centro della produzione di Cattleya,m sia essa seriale che cinematografica. “The Hanging Sun - Sole di mezzanotte” si inserisce in questa ricerca, ma lo fa a modo suo. È un film speciale che sfugge alle definizioni. Qui, infatti, il genere è utilizzato per mettere in scena un racconto più profondo e scavare nel passato dei protagonisti. E così il crimine diventa l’unica strada per amare e farsi amare, la fuga il mezzo per liberarsi da padri distruttivi, il mistero il tentativo di comprimere il dolore e cancellare la propria identità. Una storia dalle atmosfere sì noir, ma con un’importante componente sentimentale, che parla, senza gridare, di famiglia, amore, senso di appartenenza e importanza delle scelte. Tutto è partito dal bellissimo libro di Jo Nesbø, “The Midnight Sun”, che ci ha appassionati fin da subito. Ed è proseguito con la scrittura profonda di Stefano Bises e il grande talento visivo di Francesco Carrozzini, alla sua prima regia di un lungometraggio. E un cast eccezionale che ha impreziosito il film. Infine, la Norvegia, alleata fondamentale: i suoi incredibili paesaggi, la luce, il senso di isolamento, il primordiale contatto con la natura sono stati fonte continua di ispirazione e arricchimento per tutti. Siamo felici di aver condiviso questo percorso con Sky e Groenlandia, partners produttivi attenti e stimolanti,con cui è possibile tentare strade poco battute e spingersi sempre un po’ più in là. Stavolta siamo arrivati nella Norvegia del Nord."

 

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Matteo Rovere; CEO Groenlandia Group

“The Hanging Sun – Sole di mezzanotte” è un progetto che ci ha entusiasmato da subito, rappresentando tutto ciò che ci piace produrre in Groenlandia: una storia di genere con una componente autoriale forte, sostenuta da una grande produzione internazionale, tratta dal bestseller di uno scrittore formidabile e caratterizzata da sentimenti forti e profondamente umani. La sceneggiatura di Stefano Bises ha contribuito inoltre a rendere la narrazione ancora più potente. Un cast unico, con un’equipe europea di grandissimi talenti, guidati da un regista visionario, con un linguaggio empatico e potente, che speriamo possa parlare agli spettatori di tutto il mondo. Girare in Norvegia non è stato facile per le difficoltà climatiche; freddo e tempo instabile ci hanno costretto a cambiare i piani di lavorazione più di una volta, ma siamo davvero felici del risultato finale. In più, la sinergia ormai consolidata tra Sky, Cattleya e Groenlandia è ulteriore motivo di soddisfazione, e ci dà la sicurezza di poter portare al pubblico un film capace di intrattenere, emozionare e affrontare argomenti moltovicini al sentire contemporaneo."

 

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Le parole del regista Francesco Carrozzini

"Quando ho letto per la prima volta il romanzo di Jo Nesbø ero in California e nulla avrebbe potuto essere più distante dagli scenari descritti: noir, infiniti ma claustrofobici e allo stesso tempo mistici. Da subito mi ha toccato la storia di amicizia tra John, la cui infanzia è stata interrotta, e Knut (che nel film si chiama Caleb), un bambino già un po’ adulto in cui John si rivede. Ho anche amato moltissimo il fatto che John e Lea, la madre di Knut, si innamorino senza quasi sfiorarsi. Tutto il lavoro che ho fatto su me stesso e di riflesso sul film è stato un percorso accidentato, sorprendente e di grande catarsi, in cui sono diventato padre ed ho imparato cosa voglia dire essere figlio. La scrittura di Stefano Bises ha ovviamente dato forza a questo percorso aiutando a solidificare un dramma sentimentale con il cemento del noir. Lavorare con giganti come Charles Dance e Peter Mullan e con incredibili attori come Alessandro Borghi, Jessica Brown Findlay, Raphael Vicas, Fred Schmidt e Sam Spruell è stato non solo un onore ma una scuola incredibile,devo a loro se ho scoperto sulla mia pelle cosa voglia dire fare cinema, un sogno che avevo fin da bambino. Sono anche stato fortunato perché, grazie al coraggio dei produttori, abbiamo girato nei luoghi da cui il romanzo proviene. Passare tre mesi su un’isola in Norvegia a fare un film è stato come vivere in un mondo parallelo, dal quale sarebbe stato difficile tornare alla realtà, se non fossetato per la nascita di mio figlio, pochi giorni dopo la fine delle riprese.Finire un film provoca un grande senso di nostalgia, a maggior ragionese quel film è il primo e non conosci le emozioni che ti attraversano.Sono felice però, in fondo è solo l’inizio."

 

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