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Cannes 2022, Sergei Loznitsa pubblica il trailer di The Natural History of Destruction

Cinema
©Getty

Il regista ucraino presenterà il suo nuovo film in anteprima sulla Croisette il 23 maggio. Si tratta di un documentario sui bombardamenti alleati sulla Germania durante la Seconda Guerra Mondiale, e di una profonda riflessione sull'uso della popolazione civile a scopi strategici militari

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Il celebre regista ucraino Sergei Loznitsa ha rilasciato il trailer del suo ultimo documentario, The Natural History of Destruction, che il 23 maggio sarà presentato a Cannes in anteprima mondiale. Per Loznitsa si tratta del secondo anno consecutivo al Festival di Cannes dopo che l’anno scorso ci era stato premiato con il Golden Eye per Babi Yar. Context, ma a cambiare quest’anno è il contesto, che rende la sua presenza ancora più significativa sotto molteplici aspetti. Potete vedere il trailer nel video in alto su questa pagina.

Di cosa parla il film

The Natural History of Destruction è ispirato all’omonimo libro dell’autore tedesco W.G. Sebald e realizzato attraverso l’utilizzo di filmati d’archivio inediti con lo scopo di analizzare la campagna di bombardamenti strategici delle forze alleate in Germania, durante la Seconda Guerra Mondiale. Bombardamenti che piegarono la Germania, risultando decisivi per la sconfitta di Hitler, ma che costarono la vita a milioni di civili tedeschi.

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IL DILEMMA MORALE DI LOZNITSA

Ancora una volta, Loznitsa dimostra la sua autonomia di pensiero e il suo coraggio ponendosi la domanda su quanto sia moralmente accettabile utilizzare la popolazione civile come mezzo di guerra, una questione tornata centrale con l’invasione russa dell’Ucraina. “Come è possibile che ancora oggi si utilizzino metodi tanto disumani di distruzione di massa e sterminio di massa nei confronti dei nostri simili? – si chiede Loznitsa – e che tipo di meccanismo dovremmo attivare per fermare questa distruzione di messa una volta per tutte?”.

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I PRODUTTORI DEL FILM

Loznitsa ha dovuto faticare tre anni per poter veder finanziato il progetto di questo documentario, oggi prodotto dalla LOOKSfilm (Geramania), da Studio Uljana Kim (Lithuania), da ATMOS & VOID (Paesi Bassi), Rundfunk Berlin-Brandenburg and Mitteldeutscher Rundfunk.

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SOLIDALE COI CINEASTI RUSSI DISSIDENTI

Loznitsa si era dimesso dalla European Film Academy subito dopo l’invasione dell’Ucraina, in polemica nei confronti di una “vergognosa” reazione “neutra, spuntata e conformista all’aggressione russa”. Ciononostante, qualche tempo dopo era stato escluso dall’Accademia cinematografica del suo Paese per via del suo rifiuto nei confronti del boicottaggio di tutti i cineasti russi. Di recente, Loznitsa ha peraltro rinnovato la sua solidarietà nei confronti dei colleghi russi dissidenti. “Per me, ogni tentativo di boicottare qualsiasi cultura è un atto di barbarie di per sé – ha affermato – Se parliamo di cultura, il nostro compito è quello di difenderla e proteggerla. Ogni passo verso la cancellazione di qualsiasi cultura è un passo sulla strada verso la barbarie”.

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