Top Gun: Maverick, il ritorno di Tom Cruise. VIDEO interviste

Cinema

Denise Negri

Adrenalina, spericolate acrobazie e un passato con il quale fare definitivamente pace. Bloccato per mesi dalla pandemia, arriva finalmente in sala dal 25 maggio "Top Gun: Maverick" ed è subito nostalgia. 

Sono passati più di 30 anni eppure l'emozione legata a un film che ha segnato un'epoca è ancora intatta. Lo sapeva molto bene Tom Cruise che nonostante le continue insistenze ha aspettato storia, regista e cast giusti per tornare a rivestire i panni di Maverick.

Arriva in sala dal 25 maggio, con alcune anteprime dal 21, “Top Gun: Maverick”.

La pellicola, presentata in anteprima mondiale a San Diego, dove l’attore candidato tre volte all’Oscar è arrivato pilotando un elicottero, arriverà anche fuori concorso al Festival di Cannes. 

La storia ritrova Pete Mitchell che, dopo oltre trent’anni di servizio come uno dei migliori piloti della Marina, non ha perso la sua innata voglia di superare i propri limiti e “l’allergia” a rispettare gli ordini dei superiori.

Maverick è diventato un coraggioso pilota collaudatore ma non ha mai voluto fare veramente carriera adattandosi alle regole. 

Film iconico il primo, che uscì nel 1986 vincendo un Oscar per la miglior canzone originale, film già iconico questo sequel nel quale un’intera generazione si può tranquillamente ritrovare.

La pellicola, diretta da Joseph Kosinski, vede nel cast anche Jennifer Connelly, Miles Teller, Lewis Pullman, Val Kilmer e Glen Powell, tra gli altri.

Non ultima cosa, Lady Gaga firma la canzone “Hold My Hand”.

Per portare a termine una missione ritenuta impossibile servono i migliori piloti di sempre. Per prepararli a questa missione, serve il numero uno.

Con la giusta nostalgia verso gli anni ‘80 ma nella perfetta scia di quei tempi, il film di Kosinski riporta Tom Cruise alla guida, reale, di un F-18 e ad una storia di profonda amicizia, limiti da superare e paure da affrontare, perché il passato può essere un peso enorme per tutti, anche per Pete Mitchell che si trova ad addestrare il figlio dell'amico “Goose.”

Che fosse arrivato il momento perfetto per il sequel lo pensa anche l’attrice Monica Barbaro che dice: “E' incredibile perchè Tom (Cruise) ha deciso di non fare il sequel per questi tre decenni perché voleva aspettare che arrivassero la storia giusta e le persone giuste e anche le tecniche di ripresa perfette per raccontare la storia a una nuova generazione. Insomma siamo molto fortunati a farne parte".

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Delicata, ovviamente, la relazione tra Maverick e Rooster, figlio di Goose, verso il quale il pilota prova un profondo senso di responsabilità.

Ecco le parole dell’attore Miles Teller: “E' una relazione complicata quella che c'è tra il mio personaggio e quello di Tom, specialmente all'inizio del film. Penso che il pubblico si faccia un'idea vedendo alcune scene e pensi che la tensione sia dovuta a una cosa successa nel primo film ma in verità sia Tom che gli sceneggiatori sono stati molto bravi a rendere la loro relazione complicata per diversi motivi, proprio come la vita stessa è complicata!

Di certo comunque la loro relazione non inizia nel migliore dei modi!”.

Una storia avvincente e credibile e un film dal grande impatto visivo ed emotivo, perché come dice Maverick all’amico Iceman, “Volare non è quello che faccio. E’ quello che sono”.

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