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Steven Soderbergh non è interessato ai film di supereroi perché… non fanno sesso

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

Il regista del cult movie “Sesso, bugie e videotape” non poteva pensarla diversamente: ha detto che non girerà una pellicola con protagonisti i supereroi poiché i personaggi sono a suo avviso asessuati, dunque non lo metterebbero a proprio agio. “Sono davvero troppo legato alla terra per liberarmi in un universo in cui la fisica newtoniana non esiste”. Il mitico director lamenta l’assenza di scene di sesso. “L’universo dei supereroi in genere non comporta molto sesso”  

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Steven Soderbergh non nutre interesse (a livello professionale, s'intende) nei confronti dei film sui supereroi - oggi così in voga - non per una questione di snobismo bensì perché generalmente non presentano scene di sesso.
Poteva pensarla diversamente il regista del cult movie Sesso, bugie e videotape? Domanda retorica...

In una recente intervista rilasciata a The Daily Beast, Soderbergh ha dichiarato di non riuscire a girare una pellicola che abbia come protagonisti i supereroi poiché i personaggi sono a suo avviso totalmente asessuati, dunque non lo metterebbero a proprio agio.

“Sono davvero troppo legato alla terra”, ha detto. “Per liberarmi in un universo in cui la fisica newtoniana non esiste”.
Più che alla fisica di Newton, però, il mitico director rivolge le sue lamentele all’assenza di scene di sesso. “L’universo dei supereroi in genere non comporta molto sesso”.

La sua è proprio una denuncia relativa alla mancanza di amore carnale in questo genere di pellicole.

La carriera di regista di Steven Soderbergh ha incluso tantissimi film di tantissimi generi diversi: innanzitutto drammi che sono stati insigniti dell'Oscar (Traffic, Erin Brockovich), film di fantascienza da lasciare a bocca aperta, per non dire spalancata (Solaris), commedie di rapine diventate blockbuster prima ancora di vedere i titoli di testa (Ocean's Eleven), poemi epici storici (Che) e chi più ne ha più ne metta.
Purtroppo per i fan di Soderbergh con il pallino per i superpoteri, però, il regista non ha mai trattato il genere dei supereroi e probabilmente mai lo tratterà, almeno stando alle sue parole, come riporta il magazine statunitense Variety.

Parlando con il Daily Beast in occasione dell'uscita in streaming del suo nuovo cyber-thriller Kimi (il film con protagonista Zoe Kravitz, disponibile in streaming negli Stati Uniti su HBO Max a partire da giovedì 10 febbraio), Soderbergh l’ha detto chiaro e tondo: non si è mai avvicinato alla regia di franchise di supereroi né prevede di farlo mai.

“Non sono uno snob; non è che ritenga che sia in alcun modo un livello inferiore”, ha voluto precisare, dato che spesso la scelta di non dedicarsi a questo genere di entertainment di massa ha motivazioni legate alla proverbiale “puzza sotto il naso”...

“Ho solo una mancanza di immaginazione a questo riguardo, motivo per cui l'unica incursione che ho avuto nella pura fantascienza [Solaris del 2002, ndr] è stata essenzialmente un dramma con un personaggio su un'astronave”, ha aggiunto.

Quel suo essere indissolubilmente legato alla terra non richiede a gran voce soltanto scene di sesso ma anche risposte a domande per lui tanto ovvie quanto fondamentali, impossibili da non contemplare per costruire la trama di un film.

“Cose del tipo: chi paga queste persone? Per chi lavorano? Come nasce questo lavoro?”, ha sottolineato Steven Soderbergh.

Il sesso poco presente nei film di supereroi

Come notato da Variety in particolare e da tutti gli appassionati di superheroes in genrale, i Marvel Studios hanno fatto molto parlare di loro quando nell’autunno scorso hanno piazzato in Eternals la primissima scena di sesso tra personaggi del Marvel Cinematic Universe.
Nonostante il momento sia stato breve (ma intenso!) e abbia incluso soltanto i volti dei due personaggi coinvolti, quella sequenza ha scritto la storia del cinema, aprendo la strada a nuove incursioni un po’ più spicy nel filone cinematografico generalmente scevro di sesso.

La regista di Eternals, Chloe Zhao, aveva raccontato proprio al magazine statunitense Variety che la scena di sesso per lei era assolutamente importante, quasi una conditio sine qua non insomma.

"Non puoi raccontare una storia d'amore matura se non hai intenzione di fare una specie di...", aveva detto Zhao al magazine a stelle e strisce, interrompendosi. "È bello vedere due persone mostrare affetto fisico l'una per l'altra: un bacio, fare l'amore".

Zhao nella sua intervista è stata di certo più elegante di Soderbergh, che per denunciare la mancanza di sex ha proprio usato il termine “fuc**ing”…
“A parte il fatto che posso piegare il tempo e sfidare la gravità e sparare raggi dalle mie dita, non c'è f * cking”, questa è stata la frase di Steven Soderbergh.

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Kimi, trailer del film di Steven Soderbergh con Zoe Kravitz

La risposta di James Gunn

James Gunn non se ne è stato zitto: ha risposto per le rime al collega, contraddicendo il suo teorema del "superheroes = no sex".

Gunn è il famoso regista del franchise dei Guardiani della Galassia, così come di The Suicide Squad e del suo spin-off, Peacemaker, attualmente in onda negli States su HBO Max.

Come ha subito notato il sempre scaltro (specialmente quando si parla di supereroi) magazine americano Screen Rant, per Gunn - così come per molti altri - il problema con ciò che sostiene Soderbergh è che non è del tutto vero, anzi: il regista della Trilogia di Ocean's non tiene conto della lunga lista di film e serie TV di supereroi (che vanno fino a Superman II) che fanno a pezzi la sua teoria. A colpi di scene di sesso, appunto.

James Gunn ha portato solo alcuni esempi, prendendoli dalla sua stessa filmografia: Guardiani della Galassia Vol. 2, The Suicide Squad e la serie tv Peacemaker smentiscono quanto asserito da Soderbergh.

ScreenRant analizza bene a una a una le numerose scene firmate Gunn in cui il tasso di sex è notevole: Guardiani della Galassia Vol. 2 c’è una scena post-coito che coinvolge Yondu, mentre The Suicide Squad e Peacemaker hanno proprio scene di sesso vero, reale e ben visibile, una che vede protagonista un rapporto tra Harley Quinn e un dittatore sudamericano, un'altra con Peacemaker e una donna, oltre a una sequenza precedente che coinvolge Peacemaker e una donna inizialmente non meglio identificata che si rivelerà poi una cattiva.

Gunn non ha mai evitato le scene di sesso nel suo lavoro con i supereroi. E continua a scagliarsi in quella che sta diventando una battaglia contro l'accusa di moralismo da parte di Soderbergh a un filone a lui tanto caro.

Sotto il tweet di James Gunn - che risponde per le rime al collega - si stanno moltiplicando risposte su risposte, commenti al vetriolo ma anche parole esilaranti. Parliamo infatti di una querelle diventata uno scontro bonario, un po' comico proprio in nome di quel comic, ossia il mondo del fumetto. Dunque la "guerra" tra Soderbergh e Gunn si sta combattendo in rete a colpi di bang, argh, crash, ouch, kaboom e via dicendo, per usare le onomatopee dei fumetti che caratterizzano gli scontri tra supereroi nelle avventure cartacee degli albi.  

Tornando a Gunn, oltre a se medesimo ha citato anche altri registi che hanno realizzato film di supereroi farcendoli di qualche bella scena di amore carnale.
Il regista ha tirato in ballo per esempio Zack Snyder, che aveva previsto scene di sesso nei suoi adattamenti di Watchmen, così come una scena in una vasca da bagno tra Lois e Clark in Batman v Superman: Dawn of Justice.
Anche Superman II di Richard Donner ha visto la stessa coppia di cui sopra appena dopo il sesso, in una beatitudine da Eden in terra tale da essere quasi la molla che fa scattare il senso del film, ossia Superman che diventa umano per stare con Lois. E farci sesso, anche.

Gunn menziona anche Chloé Zhao, che ha incluso la prima scena di sesso in assoluto in un film del MCU con Eternals, così come Tim Miller, che ha diretto il primo Deadpool montando varie scene di sesso tra Ryan Reynolds e Morena Baccarin in una sequenza che rimane indelebile nella memoria del pubblico.

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Guardiani della Galassia Vol. 3, la foto dal set

In linea di massima, però, ha ragione Soderbergh…

Comunque Soderbergh non ha detto un’enorme castroneria, diciamocelo...
Tradizionalmente, infatti, i fumetti di supereroi evitano il sesso, almeno direttamente, poiché sono realizzati principalmente per lettori più giovani o almeno per fasce di "tutte le età", come sottolinea infatti ScreenRant.
"I film di supereroi ad alto budget hanno quindi seguito l'esempio delle storie cartacee, attenendosi principalmente alle valutazioni PG-13, che evitano i temi più spaventosi, la violenza, il sangue", spiega su ScreenRant Paul Shirey nel suo articolo dedicato al tema.

Banditi dai film di alta fascia, quelli con un budget a più zeri insomma, ci sono le scene che generano troppa paura, l'eccessiva e nuda e cruda violenza. Ma anche un'altra cosa nuda: il sesso, appunto.

Per concludere, quindi, non è che i personaggi non facciano sesso: alcuni lo fanno eccome però si pensa bene di non mostrare il momento in cui lo fanno, anche se Gunn, Snyder e molti altri registi che si stanno affacciando al filone stanno cambiando le cose (e le regole).
Dato che questo genere è in continua espansione, è assai probabile che il sesso si insinui sempre di più nel filone, entrando a pieno titolo in un numero sempre maggiore di film e di serie televisive di supereroi.

Quindi non è detto che prima o poi non se ne veda uno diretto da Steven Soderbergh. Tipo Sesso, supereroi e DVD, per giocare sul titolo per cui vinse la Palma d'oro al Festival di Cannes del 1989.

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