Scompartimento n. 6 - In viaggio con il destino, la recensione del film

Cinema

Paolo Nizza

Arriva al cinema in Italia dal 2 dicembre, il film rivelazione del Festival di Cannes 2021. Un incantevole road movie artico che scalda i cuori

“Solo alcune parti di noi possono entrare in contatto con gli altri e solo con alcune parti degli altri.” Quest’aforisma di Marilyn Monroe schiude le porte di Scompartimento N. 6, diretto da Juho Kuosmane e interpretato da Seidi Haarla e Yuriy Borisov (entrambi straordinari).

E già da questa citazione si evince quanto il film, Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes 2021, si diletti a sparigliare le carte. Non hanno niente in comune la bionda star di Hollywood più famosa al mondo e i due meravigliosi protagonista di questa pellicola, scelta per rappresentare la Finlandia agli Oscar 2022. Qui non si piange in Rolls Royce e nemmeno in un vagone della metropolitana. Si condivide, invece, l’assai spartano scompartimento di un treno, la cui ultima fermata è rappresentata da a Murmansk, la più grande città del mondo posta a nord del Circolo polare artico. Eppure, un misterioso fil rouge unisce la bionda icona più famosa della storia del cinema con questa odissea ferroviaria. Forse si tratta della bellezza, "del pauroso mondo antico e del pauroso mondo futuro", per citare i versi di Pier Paolo Pasolini dedicati a Marilyn

Scompartimento N. 6, dal libro al film

Ispirato al romanzo Scompartimento N.6 di Rosa Liksom, edito in Italia da Iperborea, il film è un folgorante esempio di cinema puro. Un invito al viaggio, ma non in prima classe. Perché la settima arte non necessita di upgrade o effetti, ma di affetti speciali. Consapevole del famoso motto enunciato da Fassbinder: “Si è liberi solo nelle limitazioni”, il regista finlandese Juho Kuosmane (La vera storia di Olli Mäki, Premio Un Certain Regard a Cannes 2016) mette in scena un road movie coatto perché su un vagone ferroviario non siamo noi a stabilire il percorso. Un paradosso per ricordarci che la libertà è accettarci per come siamo e non per come vorremmo essere. Le convergenze parallele delle rotaie si trasfigurano nei frammenti di un discorso amoroso pronunciato da due personaggi, così lontani, eppure così vicini. Perché il treno somiglia al destino. Non possiamo scegliere, possiamo solo accettare quello che il fato ci riserva. Così tra Finlandia e Russia, tra una “babushka” e una vodka fatta in casa, Scompartimento N.6 è un inebriante brindisi alla nostalgia, al tempo perduto, ai desideri infranti. Una commedia dolce e amara, come, sovente, è la vita. Non una semplice e banale storia d’amore, ma una stupenda rappresentazione di due anime che loro malgrado finiscono per condividere attori indimenticabili. In fondo i petroglifi, anelati da Laura, all’apparenza sono solo mute e inerti incisioni su una roccia, ma grazie alla magia del cinema possono trasfigurarsi nei testimoni della nostra eternità, fatta di ricordi fugaci e al tempo stesso perenni.

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Scompartimento N- 6. la trama del film

Laura, una giovane finlandese fugge da un’enigmatica storia d’amore che ha con una ragazza di Mosca salendo su un treno che viaggia verso il porto artico di Murmansk. La giovane, che studia archeologia, vorrebbe visitare i famosi petroglifi (graffiti rupestri situati nella zona del lago di Kanozero). Costretta a condividere il lungo viaggio e un piccolo vagone con Ljoha, un minatore russo, l’incontro inatteso porta i due occupanti dello Scompartimento n. 6 ad affrontare la verità sul loro ardente desiderio di un legame umano.

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