La stella dell’epoca d’oro hollywoodiana (nata l'11 febbraio del 1936), raccontata da chi lo ha amato e gli è stato vicino nel corso della sua lunghissima carriera. In onda su Sky Arte (canali 120 e 400) giovedì 11 febbraio alle 21.15 e in streaming su NOW TV
Dai ranch nel profondo sud della Florida all’Olimpo delle star del cinema, l’epica storia di un attore, ultimo di una Hollywood vecchia scuola, con una carriera durata più di sei decenni.
A tracciarne l’intimo ritratto è il documentario I AM BURT REYNOLDS in onda su Sky Arte (canali 120 e 400) giovedì 11 febbraio alle 21.15 e in streaming su NOW TV, diretto da Adrian Buitenhuis, già regista dei documentari su Paul Walker e Heath Ledger.
Il documentario, attraverso interviste, documentazioni della vita privata dell’attore e video di repertorio riesce a comporre in un mosaico la personalità e le vicissitudini di un uomo che ha lottato tutta la vita per ottenere dei riconoscimenti dalle sue performance. Cresciuto in Florida, da ragazzo avrebbe voluto giocare a football. Dopo un infortunio, entra in contatto quasi per caso con il mondo della recitazione e se ne appassiona facendone il suo mestiere e la sua vocazione, accettando, soprattutto in giovane età, ruoli pericolosissimi da stunt.
approfondimento
Addio a Burt Reynolds, i film
I numerosi successi (si contano più di 100 film) gli hanno permesso di diventare il re indiscusso del botteghino ma, al tempo stesso, lo hanno condannato, a causa dei ruoli comici e della sua personalità, a non essere mai fino in fondo preso sul serio dal resto della società hollywoodiana. I ruoli da stunt, spericolatissimi, che lo portavano a rischiare la vita, gli hanno procurato dei dolori cronici che, tra le altre cose, hanno fatto sì che avesse una dipendenza dagli antidolorifici. Nonostante questo, Burt non ha mai smesso di lavorare, insegnando anche recitazione, spingendosi sempre di più oltre i limiti, alla ricerca di un riconoscimento e un’approvazione mai ottenuti sino alla morte.
Tra gli intervistati di “I am Burt Reynolds” si trovano Bruce Dern, Joe Namath, Marilu Henner, Jon Voight, Ariel Winter e Peter Bogdanovich, nonché amici e familiari, tra cui l'ex moglie Loni Anderson che ha fornito la maggiorparte della documentazione sulla loro vita privata. “I Am Burt Reynolds” è uno sguardo intimo a una delle stelle più amate d'America, dagli esordi alle apparizioni televisive, fino ai suoi ruoli di breakout in Deliverance e The Longest Yard, fino al suo grande successo, Smokey and the Bandit e Boogie Nights, con la nomination all’Oscar, consacrazione finale della sua longeva carriera