Omaggio al celebre regista giapponese, premiato a Venezia con “Hana-bi” e “Zatôichi”
Netflix ha annunciato la messa in produzione di un film biopic su Takeshi Kitano. La pellicola avrà come titolo “Asakusa kid”, proprio come il libro di memorie del celebre regista. Sguardo puntato ai suoi anni giovanili, ovvero a quando lavorava in un night club di Tokyo. Di particolare rilevanza l’incontro e il rapporto con Fukamo Senzaburo, il comico principale del locale, che divenne poi mentore del futuro filmmaker.
Senzaburo è stato un personaggio chiave nella vita di Kitano, che mosse i primi passi nel mondo dello spettacolo come stand up comedian. L’addio al Français, questo il nome dello strip club, lo ha spinto a puntare tutto sulle proprie doti, divenendo un celebre attore televisivo. Scelse inoltre un nome d’arte, “Beat Takeshi”, che ancora usa quando è impegnato a recitare. Un percorso che lo ha condotto al suo primo film da regista, “Violent Cop”, giunto nel 1989, e a una carriera stellare, da vera e propria leggenda.
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Asakusa Kid, cosa sappiamo
Non si hanno grandi informazioni sulla pellicola, essendo nelle prime fasi di produzione. Il biopic è atteso per l’inverno del 2021 sulla celebre piattaforma streaming. A dirigere l’opera sarà Gekidan Hitori, che ha lavorato per ben sei anni alla realizzazione della sceneggiatura. Scelti già gli attori per interpretare Takeshi Kitano e Fukamo Senzaburo. Si tratta di Yagira Yuya e Oizumi Yo.
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Chi è Takeshi Kitano
Takeshi Kitano è un celebre attore, regista, pittore e romanziere giapponese, nato a Tokyo nel 1948. Una figura celebre del cinema mondiale, la cui carriera si divide tra recitazione e regia. Ha sempre usato uno pseudonimo quando impegnato come interprete. Si tratta di “Beat Takeshi”.
Particolarmente apprezzata la sua prova in “Furyo”, di Nagisa Oshima, che lo vede indossare gli abiti del sergente Hara. Una pellicola presentata al Festival di Cannes nel 1983. Sei anni dopo Kitano ha fatto il proprio esordio con “Violent Cop”. Per iniziare a ottenere i primi successi in patria ha dovuto attendere il 1991, anno nel quale è giunto al cinema “A scene at the sea”.
Nel 1997 invece il suo “Hana-Bi” ha vinto il Leone d’Oro alla Mostra del cinema di Venezia. Il suo successo diventa internazionale, come conferma la sua esperienza negli Stati Uniti nel 2000. Dirige “Brother”, che presenta a Venezia fuori concorso, seguito da “Dolls” due anni dopo. Nel 2003 trionfa a Venezia come miglior regista con “Zatôichi”.
Il suo ultimo film risale al 2017, dal titolo “Outrage Coda”, terzo capitolo della trilogia Outrage, ambientato nel mondo della Yakuza.