Alice e il Sindaco, l'eterna sfida tra pensiero e azione

Cinema sky cinema

Fabrice Luchini e Anais Demoustier in una raffinata commedia francese diretta a Nicolas Pariser. In prima tv su Sky Cinema Due Sabato 7 novembre

Il sindaco di Lione, Paul Théraneau (Fabrice Luchini  )non è per niente in forma ed è a corto di idee. Dopo trent’anni di attività politica, si sente completamente svuotato. Per rimediare a questa situazione, viene deciso di affiancargli una giovane e brillante filosofa, Alice Heimann (Anais Demoustier)iComincia così un dialogo che, mentre avvicina Alice e il sindaco, fa vacillare le certezze di entrambi

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approfondimento

Alice e il sindaco, la trama del film

Le parole del regista Nicolas Pariser

All’origine del film c’era la voglia di lavorare con Fabrice Luchini, un attore che ammiro da molto tempo. E poi tendo ad accumulare frammenti di progetti che non mi sembrano sufficienti per diventare dei lungometraggi. Devo mescolarne due o persino tre per arrivare a immaginare un vero lungometraggio. Qualche anno fa ho visto al cinema il documentario Le Président di Yves Jeuland, e mi ha fatto venire voglia di girare un film di finzione su un pittoresco presidente di regione che porta con sé, dovunque vada, una giovane assistente intellettuale. Avevo anche un altro progetto su una ragazza che non sa cosa fare della sua vita e prova un mestiere diverso dopo l’altro. Si è laureata in Scienze politiche e quindi vuole impegnarsi in politica, poi fa del teatro, si mette alla prova con il digiuno: cerca se stessa perché non sente una vera vocazione. Ho mescolato questi due progetti, ma avevo l’impressione che mancasse ancora qualcosa. Allora mi è venuto in mente L’uomo senza qualità di Robert Musil, di cui uno dei primi film amatoriali che avevo girato quando ero studente ne era un vago adattamento. Per me è davvero un libro fondamentale, il libro cardine dei miei 25 anni. Musil mi ha aiutato a legare i due progetti. L’idea di “Lione 2500” in Alice e il sindaco, per esempio, è ricalcata sull’Azione Parallela, ovvero la costruzione di un grande evento politico che nel romanzo si rivela un guazzabuglio inconcludente

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