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Ennio Morricone, l'omaggio di Sky Cinema

Cinema sky cinema

Alessio Accardo

©Getty

Oltre 24 ore di programmazione su Sky Cinema Due, dedicata al grande Maestro con i suoi capolavori e un intervista tra Cinema e MusicaTutto disponibile anche on demand su Sky e NOW TV 

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In seguito alla scomparsa, avvenuta la scorsa notte, del Maestro Ennio Morricone all’età  di 91 anni, Sky vuole ricordare il grande musicista e compositore con una programmazione di oltre 24 ore su Sky Cinema Due, con una maratona di film che contengono alcuni dei suoi pezzi più memorabili. Si comincia stasera, in prima serata alle 21.15 con uno dei film più celebri di Sergio Leone e con la colonna sonora di Morricone, “C’era una volta in America” con Robert De Niro, James Woods ed Elizabeth McGovern. A seguire sarà la volta di “Novecento” di Bernardo Bertolucci, di cui saranno trasmesse una dietro l’altra i due “atti” di cui si compone, con Robert De Niro, Gérard Depardieu, Burt Lancaster e Donald Sutherland.

Domani, da non perdere, sin dal mattino gli altri due film che compongono la Trilogia del Tempo di Sergio Leone (“Giù la testa” e “C’era una volta il west”), mentre alle 12.10 sempre su Sky Cinema Due il film “The Untouchables – Gli intoccabili” di Brian De Palma con Kevin Costner, Sean Connery e Robert De Niro, seguito dalle 14.10 dalla Trilogia del Dollaro di Sergio Leone: “Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più” e “ Il buono, il brutto e il cattivo”.

In prima serata, domani alle 21.15 su Sky Cinema Due, il film “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino con cui Morricone ottenne il tanto atteso Oscar® nel 2016 per la Miglior Colonna sonora, dopo l’Oscar® alla carriera ottenuto nel 2007. A seguire si chiude con “La chiave” di Tinto Brass, “Nel centro del mirino” di Wolfgang Petersen e “Il mio nome è nessuno” di Tonino Valerii.

Inoltre, stasera alle 21.00 su Sky Cinema Due e su Sky Arte (in replica anche domani alle 21.00 su Sky Cinema Due) verrà riproposta l’intervista del 2016 di Francesco Castelnuovo a Ennio Morricone insieme a Giuseppe Tornatore, definito “amico fraterno” dallo stesso Morricone nel suo auto-necrologio reso noto questa mattina. L’intervista spazierà tra il cinema e la musica che hanno ispirato il grande e indimenticato compositore romano.

Tutti i film trasmessi sono disponibili anche on demand su Sky e NOW TV.

Ennio Morricone, addio Maestro

Quanto fosse imprescindibile l’arte composta da Ennio Morricone ce lo aveva ricordato di recente Jacopo Mastrangelo, un giovane chitarrista romano che, in tempi di lockdown da Covid 19, aveva suonato su un tetto di Piazza Navona uno dei suoi brani più celebri e struggenti, il “Tema di Deborah” (o “Deborah’s Theme”) tratto dalla colonna sonora di C’era una volta in America di Sergio Leone. In quei giorni così cupi e spaventosi, che ancora stentiamo purtroppo a lasciarci alle spalle, erano bastate quelle note magiche per alleviare almeno un po’ le nostre pene. Perché era già chiaro a tutti che, anche quando fosse morto, Morricone sarebbe rimasto per sempre nelle nostre orecchie e nei nostri cuori.

E oggi che il Maestro ci ha lasciati, il dolore per quella scomparsa (causata dalle conseguenze della rottura di un femore, come spesso capita alle persone della sua età) è in qualche misura già stato obliterato dalla potenza immortale delle musiche che ci ha lasciato in eredità.

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Ennio Morricone, profondo giallo

La Carriera di un genio

Nato a Roma il 10 novembre del 1928, nel rione di Trastevere, in Viale Glorioso come il suo amico Sergio Leone, Ennio Morricone affianca a una passione per il calcio giocato quella per la musica che lo porta a diplomarsi in tromba, composizione, strumentazione, direzione di banda e musica corale al Conservatorio di Santa Cecilia.

Dopo aver arrangiato una serie di brani poi divenuti autentici cult della musica pop italiana degli anni ’60, come Sapore di sale di Gino Paoli e Se telefonando portata al successo da Mina, incontra il cinema nel 1961 musicando Il federale di Luciano Salce, e poi dedicandosi alla composizione degli score dei più importanti “spaghetti western”, a partire dalla cosiddetta “trilogia del dollaro” del grande Sergio Leone; suo compagno di classe sin dalle scuole elementari, col quale formerà un sodalizio paragonabile a quello che ha legato Nino Rota a Federico Fellini.

Inizia così una carriera fulminante e inimitabile che lo porta, nel volgere di breve, a diventare il più importante compositore di colonne sonore italiano di tutti i tempi, per numero di score (circa 500) e per la loro indiscutibile qualità.

Ma la sua fama non si arresta entro i confini nazionali: l’universalità del suo sound è tale che viene presto scritturato dai migliori registi d’oltreoceano, che lui ripaga con partiture incantevoli che divengono dei refrain fischiettati in tutto il mondo, ottenendo l’ovvio riconoscimento dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences che lo insignisce di svariate nomination e ben due premi Oscar. Inizia nel 1979 a ottenere la prima candidatura, componendo le musiche del secondo lungometraggio di Terrence Malick, I giorni del cielo, con un giovanissimo Richard Gere. E poi, ancora, inesorabilmente, nel 1987 per Mission di Roland Joffé, vincitore della Palma d'oro al 39º Festival di Cannes; nel 1988 per The Untouchables - Gli intoccabili di Brian De Palma; nel 1992 per Bugsy di Barry Levinson; e infine nel 2001 per Malèna, del suo amico Giuseppe Tornatore, per cui compose altri motivi indimenticabili, come quelli – per citarne giusto un paio – delle colonne sonore di Nuovo cinema Paradiso (1988) e La leggenda del pianista sull’oceano (1998). 

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A risentirci, Maestro!

Ennio Morricone e L'Oscar

Nel 2007 è la volta dell’Oscar onorario alla carriera, "per i suoi contributi magnifici all'arte della musica da film", che il Maestro riceve direttamente dalle mani dell’eroe buono dell’epopea leoniana, Clint Eastwood, il quale era diventato nel frattempo, anche grazie ai suoi commenti sonori, una star internazionale.

Infine, nel 2016, arriva l’Oscar, sacrosanto, per la colonna sonora di The Hateful Eight, l’ottavo lungometraggio di quel Quentin Tarantino che lo aveva sino a quel momento talmente adorato - e talvolta persino saccheggiato - nelle sue citazioni pulp, da arrivare a paragonarlo, durante l’acceptance speech dei “Golden globe”, a un nuovo Mozart.

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Ennio Morricone e Sergio Leone

Insomma un talento sconfinato in tutti i sensi, quello di Morricone; che è però legato soprattutto ai brani composti per il cinema di Leone, di cui egli costituisce in tutta evidenza una sorta di vero e proprio co-sceneggiatore; grazie lui le immagini solenni e barocche del regista romano acquisiscono infatti ulteriore solennità e si arricchiscono di ulteriori significati. Un connubio artistico unico e straordinario in cui le battute secche e sentenziose scritte sul copione dialogano con le frasi musicali del pentagramma, arrivando a comporre una sinfonia di un’armonia inaudita.

Senza contare i “motivi-personaggio”, che – come nel sopra menzionato “Tema di Deborah” - introducono e seguono i character in ogni loro apparizione sulla pellicola, aggiungendo maggiori attributi e più ricche risonanze.

Eppure, la sapienza musicale di Ennio e il suo eclettismo erano tali da permettergli di dare il suo contributo ai generi più disparati, dal thriller alla fantascienza, dal melò al film erotico; e a lavorare con i registi più diversi, da John Carpenter a Carlo Verdone. Senza disdegnare, lui che è stato uno dei protagonisti del cinema “di genere” per definizione, diverse puntate nel più classico “cinema d’autore”, firmando le colonne sonore di opere come I pugni in tasca (1965) di Marco Bellocchio, La battaglia di Algeri (1966) di Gillo Pontecorvo e Uccellacci e uccellini (1966) di Pier Paolo Pasolini.

Un sound che sebbene sia stato reso celebre principalmente dalla settima arte, non si è limitato al cinema, se è vero che alle sue partiture hanno reso omaggio i musicisti più remoti da lui, dai Metallica ai Ramones, dai Muse a Bruce Springsteen. Il M° Morricone ha continuato per tutta la vita a fare il direttore d’orchestra, in acclamate esibizioni che si sono ripetute fino agli ultimi mesi della sua inimitabile vita. 

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L'Omaggio di Sky Cinema

Per omaggiarne la memoria Sky Cinema Due trasmette una maratona di oltre 24h, da stasera a domani notte. Tra i titoli più notevoli non mancano le celebri Trilogie del Dollaro (Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo) e del Tempo (Giù la testa, C’era una volta il west e C’era una volta in America) di Sergio Leone; il premio Oscar The Hateful Eight di Quentin Tarantino; The Untouchables – Gli intoccabili di Brian De Palma e i due atti di Novecento di Bernardo Bertolucci.

Alle 21.00 su Sky Cinema Due e Sky Cinema Arte è previsto anche un commovente speciale condotto da Francesco Castelnuovo, in cui il Maestro si confronta col suo regista più amato, Giuseppe Tornatore, quasi un figlio per lui.

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