6 curiosità su Dunkirk di Christopher Nolan

Cinema

Dal provino di Harry Styles alla creazione dei costumi, alcuni dettagli su “Dunkirk”, uno dei film più importanti della filmografia di Nolan

Dunkirk” è uno dei film più importanti e apprezzati della filmografia di Christopher Nolan. Giunto al cinema nel 2017, con un cast che comprende Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Cillian Murphy e Tom Hardy, tra gli altri. Una pellicola che ha ottenuto tre premi Oscar, per montaggio, sonoro e montaggio sonoro. Ecco alcune curiosità che potrebbero aiutare a vedere il film con occhi diversi.

La vecchia squadra

Molti i registi che, nel corso della propria carriera, hanno creato un gruppo di attori feticcio, per così dire. Degli interpreti ritenuti dei fedelissimi. Tale fiducia può coinvolgere tanto alcuni attori, come addetti ai lavori posti dall’altra parte della cinepresa. In questo film vi sono entrambi gli esempi. Trova spazio infatti Tom Hardy, parte del cast di “Inception” e “Il cavaliere oscuro – Il ritorno”, prima di “Dunkirk”. Per questo film, uno dei suoi migliori, Nolan ha dunque voluto nuovamente il compositore Hans Zimmer, così come il direttore della fotografia Hoyte von Hoytema e il direttore del montaggio Lee Smith.

I costumi

Uno degli elementi più importanti e cruciali di “Dunkirk” è rappresentato dai costumi. La squadra ha dovuto cucirli tutti dal nulla. La versione fornita da Jeffrey Kurland, costumista della pellicola, lascia senza parole: “Non abbiamo affittato alcun costume, perché temevamo di rovinarli nel corso delle riprese. Abbiamo dovuto cucire tutto. Avendo materiale totalmente di nostra proprietà, potevamo farci quello che volevamo sul set. Abbiamo reso la lana più sottile, inumidendola e poi usando il lanciafiamme, con l’aggiunta di un effetto invecchiamento”.

Il molo

Una produzione grandiosa si cela dietro uno dei film più importanti di Christopher Nolan. Lo dimostra la delicata e complessa ricostruzione del molo. È stato ricreato un lungo e stretto pontile. Più di un km, nelle acque della Manica. Un elemento cruciale per la ricostruzione storica, considerando come l’acqua bassa in quel punto avrebbe reso impossibile l’avvicinarsi a riva.

I piani temporali

Christopher Nolan ha definito “Dunkirk” uno dei suoi film più sperimentali. Per quanto la storia possa dirsi semplice, anche se incredibilmente emozionale, la pellicola vanta una complessa struttura. Non si tratta di un vezzo del regista, bensì di una necessità. Questa stessa vicenda è stata infatti vissuta con tempi differenti da parte dei vari protagonisti. Sulla spiaggia molti soldati hanno atteso una settimana. In cielo invece i piloti avevano al massimo un’ora di carburante. Chi invece si è gettato in mare con la propria imbarcazione, ha vissuto tutto questo per un giorno. Una struttura complessa ha dunque consentito di equilibrare il tutto, incastrando i vari piani temporali.

Harry Styles

La presenza di Harry Styles nel cast fu al centro di un acceso dibattito sul web da parte dei fan di Nolan. Per molti si trattava di una scelta puramente commerciale. Una volta giunto in sala però il film ha evidenziato come la parte riservata al cantante non fosse di certo centrale. In merito si è poi espresso lo stesso regista, che ha spiegato d’aver saputo della sua fama soltanto dopo il provino. Conosceva gli One Direction di fama ma non li aveva mai visti in volto. Aveva bisogno di attori molto giovani per interpretare alcuni soldati, considerando come le truppe di terra a Dunkerque fossero storicamente composte da molti soldati inesperti e alle prime armi. Nolan ha paragonato il suo provino a quello di Heath Ledger per “Il cavaliere oscuro”. Entrambi gli attori sono stati sottovalutati dal pubblico prima di vedere il film, che ha poi rivelato delle interpretazioni eccellenti.

La premiere

Alla premiere di Londra presero parte degli spettatori d’eccezione. Secondo Sir Kenneth Branagh vi presero parte circa 30 sopravvissuti di Dunkerque, tutti con più di 90 anni. Spiegarono come il film di Nolan fosse riuscito a catturare con precisione quell’evento storico in tutti i suoi aspetti. Sono risultati però alquanto infastiditi dalla colonna sonora e l’audio delle esplosioni, più frastornanti delle vere bombe.

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