Chi è Oleg Ivenko, ballerino ucraino alla prima esperienza come attore, scelto da Ralph Fiennes per il biopic su Nureyev
Il 27 giugno 2019 esce nelle sale italiane Nureyev – The White Crow, pellicola diretta dall’attore Ralph Fiennes, che ripercorre le tappe cruciali della vita del leggendario ballerino Rudolf Nureyev. Un ruolo a dir poco delicato, considerando la grandezza dell’artista preso in considerazione, per il quale è stato scelto Oleg Ivenko, 22enne ballerino ucraino.
Chi è Oleg Ivenko
Oleg Ivenko è un ballerino professionista, ha 22 anni ed è alla sua prima esperienza in un set cinematografico. Ralph Fiennes lo ha scelto per il ruolo di “Rudi”, ovvero Nureyev, per il suo The White Crow. Nato in Ucraina, il protagonista del biopic è cresciuto parlando sia ucraino che russo, per poi dare il via alla propria carriera da ballerino presso la Tatar State Academic Opera and Ballet Theatre di Kazan, a 800 km circa da Mosca.
Svariati i suoi ruoli in grandi classici del balletto, da Coppélia a La Bayadére. È cresciuto nel mito di Rudolf Nureyev che, ha ammesso in un’intervista, potrebbe essere stato il protagonista del primo video visto in vita sua. Nello specifico un’apparizione del ballerino al Muppet Show del 1977.
Ralph Fiennes lo ha voluto per il suo grande talento, più che per le sue doti attoriali. Nessuna esperienza precedente dinanzi la macchina a presa, così come alcuna capacità linguistica sul fronte inglese. Ha dovuto prendere lezioni, su entrambi i fronti, proprio in vista di questa pellicola. Ha così aggiunto l’inglese alle lingue parlate ed è passato dal recitare col proprio corpo a farlo grazie all’uso della parola.
Nureyev - The White Crow: la trama
Il film di Ralph Fiennes è tratto dalla biografia Rudolf Nureyev: The Life, scritta da Julie Kavanagh. Erano anni che l’attore intendeva realizzare questo progetto, affascinato dalla storia del celebre artista, pur non essendo un fan del balletto. Il regista si è ritagliato un ruolo nella pellicola, interpretando Alexander Pushkin, che fu anche il maestro di Mikhail Baryshnikov.
La narrazione della storia di Nureyev inizia con la sua infanzia, particolarmente sofferta, durante la quale dovette sottostare al gelo di Ufa, città sovietica. Animo ribelle e talento naturale, iniziò a danzare nella scuola frequentata a Leningrado.
A soli 22 anni è entrato nella rinomata Kirov Ballet Company, con la quale prende il volo per Parigi, nel 1961. Si tratta del suo primo viaggio al di fuori dell’Unione Sovietica e di certo non uno dei più semplici. Il suo animo d’artista lo mostrava particolarmente anticonformista, soprattutto agli occhi del governo. Si ritrovò dunque sotto stretto controllo degli ufficiali del KGB, che diffidavano del suo atteggiamento, sospettando pericolosi rapporti al di fuori della Nazione sovietica.
Risultava sospetta l’amicizia coltivata con la parigina Clara Saint. Una pressione costante che porta a numerose intemperanze, fino a raggiungere conseguenze drammatiche, con l’impossibilità di raggiungere Londra col resto della compagnia, costretto all’immediato rimpatrio. Una volta in Russia, dovrà sottostare alle richieste giunte dall’alto, il che comporta un’esibizione al Cremlino. La libertà sperimentata a Parigi ha un caro prezzo.