In occasione del 35° anniversario della scomparsa di Enrico Berlinguer, torna sugli schermi di Sky Cinema il film di Walter Veltroni Quando c'era Berlinguer. Un occasione per scoprire il volto politico (e non solo) di uno dei leader più amati della storia italiana. L'appuntamento è su Sky Cinema Drama, martedì 11 giugno alle 21.00
Operai, metalmeccanici, referendum sul divorzio e sull'aborto, Don Camillo e Peppone, il congresso del Pcus a Mosca, "unità' nella diversita'', la Fgci, Macaluso e Moro e poi la folla sterminate a Piazza San Giovanni a Roma: spezzoni di un'Italia che non esiste più.
Quando c'era Berlinguer, esordio di Walter Veltroni alla regia, torna sugli schermi di Sky Cinema nel giorno del 35° anniversario della scomparsa di uno dei leader più amati del secondo dopoguerra (su Sky Cinema Drama, martedì 11 giugno alle 21.00)
L'ex segretario nazionale del Pd, con la passione per il cinema, ha realizzato un omaggio che è politico certamente, fin dal titolo, ma anche personale. Dentro, si capisce sin dalle prime persino commoventi immagini, c’è la vita di un ragazzo trascinato alla politica e al Partito Comunista da un leader carismatico e innovativo, libero, che ha affascinato alla fine degli anni '50 e poi almeno fino al '76 con la vittoria storica del Pci, milioni di italiani.
Nei filmini d'epoca c’è un Veltroni giovanissimo catturato da Enrico Berlinguer: lo applaude in piazza ed è l'inizio di una lunga storia d'amore. Il film, vuole raccontare, come ha raccontato lo stesso Veltroni, cosa è stato quel periodo. O meglio ricordarlo a chi lo ha vissuto da protagonista o da avversario o da semplice spettatore. L'ideale sarebbe provare ad interessare i giovani che di quell'Italia, forse per pudore, non parlano più neppure i padri. Non vuole Veltroni che parli all'oggi, almeno così ha dichiarato, che si presti il suo film ai paralleli su dove siamo arrivati: la politica oggi è tutta un'altra cosa e il paragone sarebbe devastante.
Quando c'era Berlinguer ricostruisce con i filmini privati dell'autore, le immagini dei telegiornali, quelle - le più archeologiche di tutti - delle Tribune Politiche e attraverso le interviste al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla figlia Bianca Berlinguer, al fondatore delle Brigare Rosse Alberto Franceschini, al capo scorta Alberto Menichelli, a Eugenio Scalfari, a Jovanotti, all'operaio Silvio Finesso del suo ultimo giorno a Padova, la biografia personale e politica di Berlinguer.
Racconta l'uomo, che intervistato a Mixer da Giovanni Minoli, ci tiene che non passi per triste ''perché' io non lo sono affatto'', coraggioso nei suoi no all'Urss dei blocchi militari, timido quando la folla lo acclamava. Veltroni gli riconosce soprattutto il merito postumo di aver posto le radici affinché' il Pci germinasse altro, la sinistra riformista e di governo.