Film horror, che successo: da Shining a Suspiria

Cinema

Matteo Rossini

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Quando il successo è tutto horror. Da Shining a Suspiria, ecco i film che hanno riscritto la storia del genere tra incendi sul set e finte scomparse.

L’horror è sicuramente il genere che spacca maggiormente il pubblico, da un lato coloro che non riescono a farne a meno e amano divorarli di notte, dall’altro chi impallidisce alla sola idea e li guarda coprendosi gli occhi con una mano.

L'horror si affaccia fin subito nel mondo del cinema ma il suo cambiamento, complice anche l’evoluzione tecnica, assolutamente fondamentale per un genere che punta a spaventare lo spettatore con suono e immagini, fa si che attraversi differenti fasi: negli anni ’30 assistiamo all’affermazione in America, gli anni ’60 segnano il successo del thriller psicologico, il decennio successivo vede il boom nel nostro paese, a partire dagli anni ’90 il mercato occidentale inizia a trarre ispirazione da quello orientale grazie alla realizzazione di remake e il nuovo millennio porta la qualità tecnica a un livello ancora superiore permettendo ai registi di lasciare gli spettatori veramente a bocca aperta.

Nel corso degli anni il cinema dell’orrore ha cambiato continuamente pelle adattandosi alle mode e ai tempi proponendosi agli spettatori con i suoi differenti sottogeneri. Dall’eco-vengeance in cui lo scontro mortale è tra la natura e l’uomo agli slasher dove il fulcro della storia è un killer spietato che insegue un gruppo di persone, la maggior parte delle volte amici e di giovane età, come in un conto alla rovescia mortale; ci sono poi i found footage, o anche detti mockumentary, cioè quei film che vengono presentati come fatti realmente accaduti attraverso la proposizione di immagini come se fossero state girate amatorialmente con una telecamera e poi rinvenute per caso. Troviamo poi gli splatter dove i veri protagonisti sono litri di sangue delle vittime che sgorgano per tutta la pellicola e i thriller psicologici in cui l’antagonista della storia non è un mostro ma la nostra mente. Insomma, sono tante le sfumature del genere horror e allo stesso tempo numerosi quei film che ne hanno riscritto la storia.

Shining, Stanley Kubrick (1980)

Il silenzio assordante dell’Overlook Hotel, l’isolamente dal resto mondo, una bufera di neve, l’implosione della mente che risulta essere il vero nemico, non basterebbero ore, forse neanche giorni o mesi, per analizzare l’undicesima pellicola del maestro Kubrick. Il film ha influenzato così tanto la cultura di massa che tutti oggi hanno in mente l’espressione del volto di Jack Nicholson nella locandina del film, la faccia terrorizzata di Wendy Torrance, interpretata da Shelley Duvall, il giro di Danny Loyd in triciclo e le gemelline.

 

 
 

 

L’esorcista, William Friedkin (1973)

Da molti è definita come la pellicola più paurosa di sempre e forse a sostegno di ciò ci sono anche tutti gli eventi accaduti durante le riprese del film che venne tratto da un libro ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto negli anni ’40.

Infatti, durante la lavorazione ci fu una concatenazione di eventi davvero unica:

  • l’attore Jack MacGowran, interprete di Burke Dennings che nel film decede, poco dopo il termine della lavorazione morì a causa di un’epidemia influenzale
  • un cortocircuito diede origine a un incendio che si propagò distruggendo tutto il set tranne la camera da letto di Regan
  • nella serata di proiezione della prima italiana a Roma un fulmine colpì la croce sul tetto della chiesa situata nei pressi del cinema
  • alcuni anni dopo l’uscita del film, Paul Bateson, il tecnico di laboratorio, venne arrestato dalla polizia e condannato all’ergastolo per una serie di omicidi
  • nove persone, legate alla produzione, morirono durante le riprese, tra le quali la nonna di Linda Blair e il fratello di Max von Sydow

Il film ricevette dieci nomination agli Oscar, vincendo poi quella per i migliori effetti sonori e per la miglior sceneggiatura, e ben sette ai Golden Globe ritirando il premio per il miglior film drammatico, per la miglior regia, per la miglior sceneggiatura e per la per la migliore attrice non protagonista. Al botteghino L’esorcista si portò a casa oltre 400 milioni di dollari e aggiustando gli incassi con l’inflazione, oggi il film è al nono posto dei titoli con il maggior incasso di sempre nella storia del cinema.

 

 

 

The Blair Witch Project - Il mistero della strega di Blair, Daniel Myrick e Eduardo Sánchez (1999)

È il 1993, Eduardo e Daniel sono due studenti americani che si accorgono che le persone son più terrorizzate dai video amatoriali sui fenomeni paranormali che dai film horror, il resto sarà storia. The Blair With Project è un fenomeno senza precedenti grazie anche a una campagna marketing internazionale davvero innovativa, infatti, ad esempio vennero diffusi volantini ritraenti i ragazzi protagonisti come se fossero davvero dispersi dando un maggior senso di realismo al film e shockando il pubblico grazie alla realizzazione di immagini come se i fatti fossero realmente accaduti. La pellicola dvenne uno dei film indipendenti di maggior successo nella storia guadagnando oltre 250 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 60.000 dollari.

 

 

 

Lo squalo, Steven Spielberg (1975)

Chi di noi al mare, almeno una volta nella vita, non ha pensato che sarebbe potuto arrivare un enorme squalo bianco a divorarci? Per quanto poco realistico, tutti ci siamo fatti suggestionare almeno una volta. Il film fu un successo straordinario vincendo tre premi Oscar come miglior montaggio, miglior colonna sonora e miglior sonoro, al botteghino fu un successo senza precedenti in quel periodo; infatti, Lo squalo ottenne il più alto incasso di sempre, record strappatogli due anni dopo da Guerre Stellari, con oltre 450 milioni di dollari per un budget inferiore ai 10 milioni.

 

 

 

Suspiria, Luca Guadagnino (2018)

Suspiria, uscito nelle sale italiane il 1° gennaio di quest’anno, ha riscosso immediatamente un enorme successo da parte della critica. La pellicola non è tanto un remake al film del 1977 di Dario Argento quanto più un bellissimo omaggio di Luca Guadagnino che come protagonista ha scelto la bellissima Dakota Johnson, affiancata nel cast dalla musa Tilda Swinton e da Jessica Harper, ovvero la Susy Benner di Dario Argento.

 

 

 

 

 

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