Il film di genere drammatico Sole Cuore Amore diretto da Daniele Vicari ti aspetta domenica 26 agosto alle 21.15 su Sky Cinema Uno. Con Isabella Ragonese e Eva Grieco, il film ha ottenuto 3 candidature ai Nastri d'Argento e 1 candidatura a David di Donatello.
Due donne diverse sono amiche da sempre: una fa la ballerina e non deve rendere conto a nessuno, l'altra ha il carico di essere l'unica che lavora in famiglia.
Il film di Daniele Vicari, Sole Cuore Amore, in onda su Sky Cinema Uno domenica 26 agosto alle 21.15, racconta l’amicizia tra due donne con vite molto diverse, interpretate da Isabella Ragonese ed Eva Grieco.
Eli ha quattro figli, un marito disoccupato e un lavoro difficile da raggiungere; Vale invece è sola, fa la danzatrice e performer, e trae sostentamento dal lavoro nelle discoteche. Legate da una profonda e genuina amicizia, le due donne apparentemente diverse, sono in realtà due facce della stessa medaglia.
Ogni mattina Eli si sveglia all’alba per affrontare una traversata di due ore a bordo di pullman, metropolitane e autobus per raggiungere il posto di lavoro. Fa la barista in zona Tuscolana a Roma, Eli ci sa fare con i clienti che apprezzano le sue crostatine fatte a mano. Nonostante il suo lavoro sia malpagato, Eli ci mette il suo per rendere questo incarico gratificante. Del resto, con quattro figli da mantenere e un marito che ha voglia di lavorare c'è poco da fare la difficile. Vale è una performer che usa la danza moderna per esprimere la propria combattività, la stessa che la spinge a difendere la sua partner da un "impresario" violento e a litigare con la madre, borghesuccia col tubino nero e i pareri non richiesti.
Eli e Vale sono amiche da sempre, hanno in comune l'amore per il ballo, accantonato da Eli per tirare su famiglia, e il desiderio di non soccombere alla quotidianità.
Due vite normali, semplici, per quanto differenti: questo Vicari sceglie di raccontarci, giocando con forza sulla ripetitività. Un continuo spostamento, anche se sempre uguale, un continuo passare di vagoni, di ritardi, di attese sulle banchine. E la stazione non può che diventare il luogo prescelto per la fine del percorso.