Facce da CULT: Mel Gibson

Cinema

Appuntamento domenica 24 giugno al preserale alla seconda serata su Sky Cinema Cult - Il consueto appuntamento di Sky Cinema Cult con gli interpreti di spicco del cinema italiano e internazionale, a giugno è dedicato a Mel Gibson nella veste da regista, che nel 1996 gli ha fatto ottenere l’Oscar® per la Miglior regia con Braveheart - Cuore impavido.

La programmazione inizia in preserale con il film vincitore di 2 Oscar® (miglior montaggio e miglior sonoro) LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE. È la storia del primo obiettore di coscienza della storia dell’esercito americano.  Un uomo che, pur accettando le stellette, rifiuta di imbracciare le armi. Parliamo di Desmond Doss, che dopo un’infanzia e un’adolescenza profondamente segnata dalla violenza domestica, decide di arruolarsi e di servire il suo Paese in una logica di pace. Siamo nel 1942. Desmond viene designato soccorritore medico e spedito sull’isola di Okinawa dove “combatterà” contro l’esercito nipponico, senza mai impugnare un’arma e rifiutandosi di uccidere un solo uomo. Con le sue sole forze salva la vita a 75 “compagni di strada” e diventa il primo obiettore a essere insignito della Medaglia d’Onore del Congresso, la più alta onorificenza militare Americana.

In prima serata si passa all’esaltante epopea dei Maya nell’avventurosa pellicola APOCALYPTO. Un cinema violento-etnico-primordiale-iperrealista che vuole cogliere l’essenza di una civiltà in modo brutale. Gibson mette in relazione due realtà che nel 1518 erano agli antipodi: l’Europa, nel pieno del Rinascimento, con i codici civili e la polvere da sparo, e un’America selvaggia, un popolo, i Maya, “indietro” millenni rispetto ai parametri occidentali. Gibson elimina la componente di incoscienza che farebbe pensare a un popolo che vive in natura in tutta serenità, per mostrare, invece, una tribù tormentata, infelice e primitiva.

Chiude la programmazione monografica la controversa opera sulle ultime ore di Gesù LA PASSIONE DI CRISTO, con Jim Caviezel e Monica Bellucci. Di certo non un film per tutti. Non concede spazio alla fantasia, la pellicola di Gibson: la passione di Gesù è descritta nei particolari, senza indulgenze estetiche. Sangue, dolore straziante e carne lacerata. Tutto questo per due ore e dieci non stop. Due ore e dieci di profonda commozione.

 

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