Domenica 24 giugno alle 21.15 va in onda in prima visione tv un giallo “con le bollicine” ambientato tra le colline venete, in cui Giuseppe Battiston è un ispettore pacioso chiamato a indagare sul suicidio di un conte che coltiva le sue vigne senza pesticidi.
Se è vero che in un giallo l’ambientazione fa tutto, difficilmente Antonio Padovan poteva trovarne una migliore delle colline venete di Finché c’è prosecco c'è speranza, film in prima visione tv domenica 24 giugno alle 21.15 su Sky Cinema Uno. Protagonista di questo “noir enologico” è il bravissimo Giuseppe Battiston, che spicca in un cast di ottimi comprimari, da Teco Celio a Liz Solari.
Battiston è l’ispettore Stucky (ma si legge “Stucchi”), un pacioso e bonario investigatore che viene chiamato a indagare su uno strano suicidio. A morire è il conte Ancillotto, un appassionato di vini inviso alla gente del circondario perché coltiva le sue vigne rigorosamente senza pesticidi, nonostante questo sia deleterio per gli affari.
Ma non finisce qui: in seguito al suicidio del Conte, infatti, cominciano a venire uccise persone legate a un cementificio che secondo Ancillotto era responsabile dell’inquinamento della zona. Per scoprire la verità, Stucky dovrà scontrarsi con la durezza e la diffidenza della gente del posto. E, nel frattempo, dovrà affrontare anche alcune problematiche personali.
Ottimo esordio alla regia per Padovan, con un “giallo con le bollicine” che ricorda, per l’approccio leggero alla materia del noir, I delitti del BarLume che vedono Filippo Timi protagonista sempre su Sky Cinema. Prova come al solito ineccepibile per Battiston, che si cala agevolmente nei panni del personaggio creato dal romanziere Fulvio Ervas.