Gli ultimi non saranno i primi con Glory-Non c'è tempo per gli onesti

Cinema
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Appuntamento, in prima tv, sabato 28 aprile alle 21.00 su Sky Cinema Cult - Dopo The Lesson – Scuola di vita, i registi Kristina Grozeva e Petar Valchanov mettono in luce contraddizioni e storture di una società piagata dalla corruzione. Dopo aver riconsegnato dei soldi trovati sui binari, un ferroviere è invitato all’evento stampa per incontrare il ministro dei trasporti e ricevere un orologio in premio per il suo gesto di onestà. L’addetta stampa del ministro però trattiene il vecchio orologio del ferroviere in occasione della consegna di quello nuovo, ma poi finisce per perderlo. Inizia così la lotta del ferroviere per tornarne in possesso. E da qui si scatenano una serie di eventi estremamente spiacevoli.

 

Il tentativo della regista bulgara, Kristina Grozeva, è quello di mettere in luce contraddizioni e lati oscuri di una società come quella della Bulgaria, dove la corruzione la fa da padrona e dove il divario tra classi sociali sembra essere insormontabile. Situazione illustrata attraverso la storia di un uomo, un “ultimo” della società ma con un senso dell’onestà che nemmeno i primissimi sembrano avere. Tsanko Petrov lavora alla manutenzione dei binari ferroviari. Non è lontano dal poter essere considerato un indigente. Un giorno trova lungo i binari una grossa somma di denaro. Invece di tenersela decide di consegnarla alla polizia. Diventa così una sorta di eroe finendo su tutte le testate. Il ministro dei trasporti, come premio, gli regala un orologio ma l’addetta del suo ufficio stampa combina un pasticcio: perde il vecchio orologio di Tsanko al momento di consegnare quello nuovo. Ma si trattava di un regalo del padre, un oggetto per lui prezioso, anzi unico, perché simbolo di una dignità umana che deriva le sue ragioni anche dalle radici familiari.

Il carattere grottesco del film è molto accentuato. Sia per quanto riguarda la determinazione, a tratti paradossale, di Tsanko, sia per le scelte dell'addetta stampa, Julia Staikova, che pone la carriera al di sopra di tutto, disprezzando altezzosa tutti i colleghi e le persone che ritiene a lei inferiori. Ogni movimento di Tsanko è invece finalizzato a sottolinearne la goffaggine e l’ingenuità. Il suo obiettivo è sacrosanto ma, nel perseguirlo, sbaglia metodicamente ogni passo. Per non parlare poi della sua balbuzie che rende tutto più complicato. Sarà proprio l’incontro casuale tra i due personaggi agli antipodi a determinare una svolta nella trama.

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