Steven Spielberg: incontro ravvicinato per i suoi 70 anni

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Steven Spielberg
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Sky Cinema Cult festeggia i 70 anni di Steven Spielberg, con una maratona di film da non perdere. Vi segnaliamo Minority Report, Il ponte delle spie, Salvate il soldato Ryan, Amistad, Prova a prendermi, Munich e The Terminal. Appuntamento domenica 18 dicembre a partire dalle 8 del mattino

 “Io sogno per vivere”, quattro parole che raccontano la filosofia di quello che probabilmente è il più conosciuto regista al mondo e che domenica 18 dicembre compirà 70 anni.  Per festeggiare questo evento, Sky Cinema Cult dedicherà al regista americano una maratona dei suoi film a partire dalle 8.00 del mattino.

Si parte con la fantascienza distopica di Minority Report e si continua con l’incredibile storia vera ambientata negli anni della Guerra Fredda, Il ponte delle spie, con lo spettacolare film di guerra Salvate Il soldato Ryan e con l’appassionante dramma storico-giudiziario sulla tratta degli schiavi, Amistad. In preserale l’appuntamento prosegue con l’estenuante duello tra un abile truffatore e un caparbio agente dell’FBI di Prova a prendermi e in prima serata con Munich sui drammatici attacchi terroristici avvenuti a Monaco durante le Olimpiadi del 1972. Chiude alle 23.50 la commedia The Terminal, che racconta le vicissitudini di un uomo bloccato nel terminal di un aeroporto a causa di un disguido burocratico.

Il primo film diretto da Spielberg risale al 1959, quando Steven Allen Spielberg aveva appena 13 anni. Era un western intitolato The last gun. Nel 1971 Spielberg, rifacendosi a un racconto di Richard Matheson, dirige  Duel, nato per la televisione, ma più tardi distribuito anche nelle sale cinematografiche in Europa, Australia e Giappone con l'aggiunta di quattro scene. Il film, sceneggiato dallo stesso Matheson è un thriller su un impianto road movie e narra dei tentativi di un incolpevole automobilista di sfuggire agli attacchi di un'enorme autocisterna impazzita, guidata da un conducente sconosciuto. Spielberg anticipa qui un altro dei suoi temi ricorrenti, l'"eroe involontario", l'uomo comune che si trova a vivere circostanze eccezionali che affronta in modo inaspettato ed "eroico". Il film è diventato nel tempo un film culto più volte riproposto in home video. L'amico George Lucas racconta che, dubbioso sulle qualità del regista e la bontà del film, alla proiezione pensava di riuscire a vederne solo 10 minuti, invece rimase nella sala per tutta la durata del film, cambiando subito idea sulle doti del giovane Spielberg.  La produzione diede a Steven soltanto dieci giorni di tempo per le riprese. Spielberg accettò, e alla fine lo girò in tredici giorni. Quando si presentò dal produttore per presentargli le sue scuse, si sentì rispondere di non preoccuparsi, poiché nessuno al mondo sarebbe mai stato in grado di girarlo in tredici giorni, tanto meno in dieci.

Il suo primo vero film però può essere considerato, The Sugarland Express, con Goldie Hawn, mentre il suo primo grande successo arrivò l'anno dopo, nel 1975, con Lo squalo, il film che secondo alcuni ha creato la tradizione del blockbuster estivo con incassi da 100 milioni di dollari e oltre. Un successo che non è rimasto isolato, il film successivo, nel '77, Incontri Ravvicinati del terzo tipo, ha ottenuto un grande successo ed è ormai diventato un classico e un punto di riferimento per i film di fantascienza. Spielberg ha sempre amato anche la televisione e negli anni '70 ha lavorato a diverse serie come il Tenente Colombo e Night Gallery: proprio su questo set ha conosciuto la sua prima, importante ammiratrice, l'attrice Joan Crawford, che ha fatto notare il giovane regista a Shirley Eder, della Detroit Free Press, parlandone come del ''futuro più grande regista di tutti i tempi''.

Spielberg è andato vicino alla previsione dell'attrice con la sua incoronazione a più grande regista del Novecento in un sondaggio online del settimanale Entertainment Weekly.  Riconoscimenti anche dall'Academy con una lunga serie di nomination: Incontri ravvicinati del terzo tipo, I predatori dell'arca perduta, (1981), ET (1982), Il colore viola (1985), fino alla vittoria come miglior regista e miglior film per Schindler's List, del 1993, un successo ripetuto nel 1999 con Salvate il soldato Ryan, che però ha perso la statuetta di miglior film andata a Shakespeare in love. Altre nomination per Spielberg regista sono arrivate con Munich (2005), Lincoln (2012) e Il ponte delle Spie (2015). 

Spielberg ha inoltre  contribuito a lanciare la carriera di attori come Michael J Fox con la serie di Ritorno al futuro. Tra gli attori con cui preferisce lavorare ci sono Richard Dreyfuss, che definisce il suo alter ego (Lo Squalo, Always), Tom Hanks (Salvate il soldato Ryan, Prova a prendermi, The Terminal) e Tom Cruise (Minority Report, La guerra dei mondi) e Leonardo DiCaprio. Uno dei suoi grandi maestri è stato Stanley Kubrick, in onore del quale Spielberg ha concluso il progetto Artificial Intelligence.

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