E' nelle sale dal 7 dicembre, La festa prima delle feste, la travolgente commedia con Jennifer Aniston, Jason Bateman e Olivia Munn.
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Le vicende di LA FESTA PRIMA DELLE FESTE - OFFICE CHRISTMAS PARTY iniziano con l’amministratore delegato Jennifer Aniston che ha il dichiarato obiettivo di chiudere la divisione d’azienda diretta dal festaiolo fratello T.J. Miller.
Per superare queste difficoltà, Miller e il proprio braccio destro (Jason Bateman) chiamano a sostegno tutti i dipendenti per organizzare una leggendaria festa di Natale che possa impressionare un cliente potenziale e così chiudere un contratto che salverebbe il loro lavoro.
L’ultima commedia dei registi Will Speck & Josh Gordon (Blades of Glory – Due pattini per la gloria) vede la partecipazione di Olivia Munn, Jillian Bell, Vanessa Bayer, Courtney B. Vance, Rob Corddry, Sam Richardson, Jamie Chung, Randall Park e Kate McKinnon per uno dei film più divertenti della stagione natalizia.
Un tempo la festa di Natale in ufficio era una tradizione molto attesa, capace, fra un bicchiere e un augurio, di sciogliere quelle diffidenze che esistono fra colleghi o addirittura fra datore di lavoro e impiegato.
Spesso, però, le ricadute di questi appuntamenti si sono rivelate eccessive, fra memorabili sbornie, cause legali, e settimane successive di totale imbarazzo, con l’ufficio delle risorse umane impegnato a risolvere i problemi creati durante la serata: il risultato è la trasformazione di una celebrazione un tempo considerata leggendaria in un incontro posato e garbato dedicato alle famiglie.
“La festa di Natale in ufficio è un viaggio in un’epoca selvaggia. È paragonabile al patrimonio genetico dei cani.” spiega il produttore Scott Stuber. “Oggi la festa prima delle vacanze è come un carlino: abbaia, non farà male a nessuno e funziona molto bene con i bambini. Però sotto sotto ha ancora il DNA del lupo….”
“Le feste in ufficio non possono essere ingessate.” argomenta T. J. Miller, che interpreta il ruolo del presidente della divisione a Chicago della Zenotek, Clay Vanstone. “È un momento catartico per lasciarsi andare e non aver paura di essere licenziato se affronti il tuo boss per dirgli quello che pensi.”
I registi Will Speck e Josh Gordon hanno immediatamente fantasticato sull’idea di una notte magica che riesca a rendere meno definite e formali le barriere sociali e professionali.
“Un uomo che vive un’esistenza all’insegna dell’onestà può comunque meritarsi una notte di delirio all’anno, anche magari con l’aiuto di qualche droga e di un po’ di alcol.” dice Speck.
“La festa di Natale in ufficio riesce a demolire il sistema delle caste.” è l’opinione di Gordon. “Improvvisamente chiunque, dalla cima al fondo della catena di comando, si trova sullo stesso piano degli altri ed è un punto di partenza straordinario per una commedia.”
Il produttore Daniel Rappaport aggiunge: “Le aspettative per questa festa sono sempre molto alte. È il momento in cui si concretizzano speranze e sogni o dove possono drammaticamente infrangersi. Può bastare un drink a rovinarsi la vita.”
L’idea iniziale del film è nata dopo che un familiare del produttore Guymon Casady ha descritto la decadenza di una festa aziendale alla quale aveva recentemente partecipato.
“Mentre ci stava deliziando con l’escalation degli eventi, sempre più divertenti, mi sono accorto che una festa del genere sarebbe potuta essere una premessa eccezionale per una commedia senza filtri,” spiega Casady. “Può essere elettrizzante vivere l’esperienza del caos scatenato in un film come questo. Abbiamo rischiato di perdere il controllo in qualche occasione ma non c’era da preoccuparsi delle conseguenze o di dover pulire la mattina successiva.”
Anche se ci sono degli elementi di pura fantasia, gli autori hanno voluto affrontare questa storia con grande dovizia di particolari realistici.
“La nostra volontà è stata di vedere un gruppo di lavoro spinto ai suoi limiti,” spiega Casady. “A quel punto è stato interessante capire quali barriere si infrangono, come cambiano le alleanze e comprendere le nuove relazioni nate. Abbiamo trovato la chiave di volta tenendo sempre alto il livello del divertimento, in una battaglia senza esclusione di colpi, mentre si intrecciano le storie e le vite dei vari protagonisti.”
“La festa è la vera star del film,” conferma Speck, “ ma riesce anche a dare grande forza a tutti i personaggi. Sono uomini e donne reali, con i quali è sicuramente piacevole passare una notte di pazzia. Le feste non sono mai divertenti quando arrivi senza conoscere altre persone.”
“Abbiamo voluto costruire dei personaggi concreti, ognuno ben definito sulla propria posizione,” dice Gordon. “Questa scelta ha aiutato a rendere molto più ridicole le evoluzioni che vivono nel corso del film.”