Venerdi da duri, buoni e cattivi nel West secondo Gaetano Liguori

Cinema
I cavalieri dalle lunghe ombre
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Prosegue l’appuntamento Venerdì da Duri su Sky Cinema Classics con una rassegna dedicata ai western classici. Ne parliamo con Gaetano Liguori, autore di un libro intitolato Non sparate sul pianista: l'intervista. Per chi vuole incontrarlo l'appuntamento è mercoledì 1 febbraio 2017 alle ore 18.30 alla Libreria Feltrinelli di piazza Duomo a Milano


di Fabrizio Basso
(@BassoFabrizio)


Il Venerdì da Duri è sempre su Sky Cinema Classics. A novembre vedremo venerdì 18 ecco Gli specialisti di Sergio Corbucci e Stringi i denti e vai! dove sei uomini e una donna partecipano a una gara di resistenza che prevede 800 miglia a cavallo. Ultima serata venerdì 25 I cavalieri dalle lunghe ombre di Walter Hill, che rivisita il mito di Jesse James, e in seconda serata La carovana dell'Halleluja. Ne parliamo, di questi film ma del mondo western, con Gaetano Liguori, autore del libro Non sparate sul pianista Viaggio nel cinema western edito da SKIRA, l’epica storia del selvaggio West raccontata da uno dei più conosciuti musicisti jazz italiani. La presentazione si terrà domenica 20 novembre alle ore 17.00 al Circolo Filologico Milanese (Sala Stoppani), Via Clerici 10 nell'ambito della rassegna BookCity Milano 2016. Con Gaetano Liguori, Maurizio Nichetti e Idea Trio. Ingresso libero fino esaurimento posti. Nell'attesa lo abbiamo intervistato. Per chi vuole incontrarlo personalmente l'appuntamento è mercoledì 1 febbraio alle 18.30 alla Libreria Feltrinelli di piazza Duomo a Milano. Il noto musicista jazz ne parla con Barbara Sorrentini, critico cinematografico di Radio Popolare.

Gaetano Liguori

Liguori perché un libro sull'epopea Western?
Ha visto la copertina?
Certo.
Ci sono una tastiera e una rosa, la mia vita e la passione. E' un commento alla mia vita.
Che sentieri segue?
Sono nato nel 1950. Mio padre era un musicista. Di notte lavorava, di mattina dormiva, il pomeriggio mi portava al cinema. Abitavamo in zona Corvetto a Milano e incrociavamo spesso film western. E' un genere che mi ha accompagnato nella crescita.
Ci racconta un episodio?
Ero a Stromboli. Mi invitano a fare un giro in barca promettendomi una sorpresa. la voglia non era molta ma ho accettato. A bordo trovo una signora avvolta in veli, si scopre ed è Romina Power. Il regalo è che è la figlia di Tyron Power, uno dei cowboy più leggendari del grande schermo.
Una vita divisa tra buoni e cattivi?
Il genere ha seguito la società americana, dalla speranza del dopoguerra alle prime crepe nell'anima degli anni Sessanta per poi prendere una china crepuscolare.
Culminata in...?
Forse l'ultimo è stati Gli Spietati con Clint Eastwood. Lui non era il John Wayne monolitico e senza dubbi. Forse dopo sono arrivate ancora le opere di Quentin Tarantino. Ammetto che il suo Django mi è piaciuto. Per altro cito anche una frase di Eastwood che trovo geniale: jazz e western sono gli unici contributi originali che l'America ha dato al mondo.
Ci parla dei film di Venerdì da Duri che Sky Cinema Classic ha proposto e proporrà in questo mese di novembre?
Certo, ma premetto che divagherò anche. Invito a una sparatoria è splendido con Yul Brynner che suona il clavicembalo. Poi c'è George Segal ribelle sudista: torna a casa e gli hanno rubato tutto.
Storie virili, maschie.
Guardi ho fatto un capitolo sul tema. Pat Garrett era innamorato di Billy The Kid. C'è lo scambio di una ragazza con un cavallo. Il film che mostra meglio questa idea è Il mio corpo ti scalderà. Ma sottolineo anche l'amicizia virile tra Anthony Queen e Henry Fonda in Ultima notte a Warlock, con una splendida scenata di gelosia.

La cover di Non sparate sul pianista

Le è piaciuto il Nevada Smith con Steve McQueen?

E' un film a cavallo tra i Sessanta e i Settanta. Seguiva la moda dell'epoca, si vede dal look degli attori.
Stringi i denti e vai
?
Con Gene Hackman e James Coburn. Pensi che loro hanno combattuto con Roosvelt, futuro presidente degli Stati Uniti, a Cuba. Edificante la scena finale quando tagliano il traguardo insieme.
I cavalieri dalle lunghe ombre
di Walter Hill?
E' un regista d'azione, scuola Sam Peckinpah. E' la storia della banda di Jesse James e la magia è che ha scelto coppie di fratelli per i protagonisti. Valore aggiunto le musiche di Ry Cooder.
Le donne più fascinose del West?
Ne parlo nel capitolo L'altra metà del Western: io nomino la Joan Crawford di Jonny Guitar.
I cowboy più grandi?
John Wayne e Clint Eastwood.
I suoi film?
Ne cito due: I magnifici 7 del 1960 e Il mucchio selvaggio. Lì c'è una delle più belle frasi sull'amicizia di sempre: abbiamo iniziato insieme e finiremo insieme.
Che ruolo vorrebbe?
Ho sognato tante volte Un dollaro d'onore e io sono Ricky Nelson alias Colorado "Kid" Ryan. Amo i caratteristi più che i protagonisti. Mi piace anche il Steve McQueen de I magnifici 7.
Buono o cattivo?
Oggi sono un looser alla Peckinpah, di quelli di Sfida nell'alta serra.

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