La resident band di E poi c'è Cattelan ha conquistato Giffoni, in un crescendo di musica e simpatia. Ospiti del Campania Sound Experience, la costola musicale del Giffoni Film festival, gli Street Clerks ci hanno raccontato la loro adolescenza e come si fa oggi a diventare artisti
di Fabrizio Basso
(inviato a Giffoni Valle Piana)
Un abbraccio lungo, di quelli che scaldano il cuore. Campania Sound Experience 2016, il progetto musicale legato al Festival, così ha accolto gli Street Clerk, la resident band di E poi c'è Cattelan, il late night show di Sky Uno. Sono arrivati quando il sole calava ma il caldo non allentava il suo morso. E subito hanno portato allegria. Oltre alla musica con la quale hanno riempito Piazza Lumiere. Alexander Woodbury (voce, chitarra elettrica), Valerio Fanciano (voce, chitarra acustica), Cosimo Ravenni (voce, contrabbasso) e Francesco Giommi (voce, batteria), gli Street Clerks, faranno l'estate in tour (sul loro profilo facebook tutti gli aggiornamenti sulle date), verso Natale usciranno col nuovo disco e si puògià acoltare un assaggio che si intitola La Vitamina ed è il primo singolo, e poi...non smetteranno di stupirci. Li abbiamo incontrati nella cittadella di Giffoni.
Il primo impatto con Giffoni?
Arrivi dalla strada e la situazione sembra tranquilla, vedi gente che cammina, una situazione tipica di ogni luogo ma che in questo contesto campano gioca per contrasti.
Ovvero?
Tra il brullo, lo spoglio e il verdissimo. Ma il mistero che si rivela è un altro.
Cioè?
Giri una curva, una qualunque curva e trovi un movimento assurdo...
Benvenuti al Giffoni Film Festival.
Grazie. Davvero uno spettacolo.
Qui gli adolescenti incontrano i loro idoli. Voi quando avevate 14 anni chi avreste desiderato incontrare?
Andiamo in ordine sparso. Intanto Arnold Schwarzenegger e poi il compianto Bud Spencer. Ma anche Aldo Giovanni e Giacomo e Stefano Accorsi.
Nessun musicista, solo attori.
Si vede che quando eravamo adolescenti girava così.
Altri nomi?
Leslie Nilsen è sempre stato un attore assoluto ma anche Dan Aykroyd, qualcuno di noi è cresciuto con i Blues Brothers, non potendo ambire a John Belushi per ovvi motivi restava Dan. Ma certo che Leslie Nilsen…
Molti ragazzi che sono a Giffoni vorrebbero fare il vostro lavoro.
E noi li incoraggiamo a fare un altro mestiere.
Davvero?
Ma no. Però va detto che è un periodo che non è facile fare i musicisti.
Perché?
Le nuove generazioni si affacciano sul web, ora c'è l'ondata di youtubers.
Come li valutate?
Questi fenomeni non nascono per caso, chi ottiene milioni di visualizzazioni ha qualcosa. Come nella musica si possono fare i dischi a casa e in modo gratuito, una telecamera ti può cambiare la vita, per poco o per sempre.
Quindi che consigliate ai ragazzi che vi hanno accolto a Giffoni Valle Piana?
Da giovane hai un casino in testa ma se ci metti le energie giuste è probabile che ce la fai.
Due ingredienti per il successo?
Grandi genitori e fiducia in se stessi.