Giffoni 2016: alla scoperta dei nuovi progetti di Marinelli e Garrone

Cinema
Luca Marinelli e Matteo Garrone, ospiti del Giffoni Film Festival 2016 - Foto Getty Images
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Luca Marinelli e Matteo Garrone sono due trionfatori degli ultimi David di Donatello e dei Nastri d'Argento e non hanno ancora lavorato insieme. E quando succederà – se succederà – il risultato potrebbe essere deflagrante. Non perdere, giovedì 21 luglio alle 21.00 l'appuntamento con Sky Cine News con tutte le altre interviste ai protagonisti del festival: da Gabriele Mainetti a Miriam Leoni e Nicholas Galitzine, protagonista del film New York Academy

di Sara Albani

Luca Marinelli
e Matteo Garrone arrivano alla Cittadella del Cinema uno dopo l'altro: il primo portandosi dietro un bagaglio di maschere indimenticabili, dal tossico Cesare di Non essere cattivo allo Zingaro disperatamente folle de Lo chiamavano Jeeg Robot; il secondo reduce dalla sontuosa regia de Il racconto dei racconti, al grido di: “La fiaba è sempre moderna e attraverso la fiaba si può raccontare la realtà”. 
 

Durante l'incontro con il regista, a proposito di fiabe, non poteva non emergere qualche domanda sulla sua prossima fatica cinematografica, vale a dire il suo personalissimo futuro adattamento del racconto di Collodi, per cui sta facendo provini in varie parti d'Italia. 

“Da che ho memoria – ci racconta Matteo - il mio primo disegno, la mia primissima creazione per immagini, e avevo poco meno di sei anni, è stata proprio la storia di Pinocchio. E' ancora oggi davanti alla mia scrivania e quindi che dire... mi sembra un segno.” Su questo nuovo progetto non vuol dire nulla, se non che sarà in italiano e girato in Italia, con un inizio delle riprese previsto per la prossima primavera. E chissà se per trovare il ragazzo/burattino più famoso del mondo andrà a pescare, ancora una volta, da questa terra campana; se non proprio da Napoli, territorio denso di “espressioni, facce e caratteri importantissimi per un film - come dichiara in conferenza stampa – anche se non voglio che il protagonista abbia una collocazione precisa o sia identificato necessariamente con questa o quella parte d'Italia”. E mentre tentiamo di immaginarci le fattezze del ragazzino “eletto” immerse in chissà quale atmosfera... Onirica? Fiabesca? Realistica? Garrone ci riporta alla quotidianità del suo lavoro, al suo modo di concepire la messa in scena cinematografica: “Il mio rapporto con gli attori è un rapporto estremamente creativo. Io ho l'abitudine di lasciare molta libertà di interpretazione all'attore, creare una sorta di matrimonio tra personaggio e la persona. Un errore sarebbe quello di cercare di interpretare il personaggio non cercando di creare un legame tra il personaggio e quello che sei tu come persona. L'attore invece deve avere la capacità e anche il coraggio di legarsi al personaggio e di esplorare degli aspetti del personaggio che sono legati anche alla propria personalità. E se questi aspetti non sono in luce, deve scavare dentro”.
 

Chi ne sa qualcosa, di questo, è senz'altro Luca Marinelli, che rivedremo presto al cinema in due piccoli ruoli: un delinquente comico in Lasciati andare di Francesco Amato e un giovane padre un po' scombinato in Tutto per una ragazza di Andrea Molaioli, tratto dal romanzo omonimo di Nick Hornby. E non solo, attualmente ha finito di girare il nuovo film di Francesco Mollo Il Padre d'Italia, che lo vedrà protagonista a fianco di Isabella Ragonese, un viaggio dal Nord Italia alla Calabria in cui due persone si scoprono. E, dulcis in fundo, il prossimo film dei fratelli Taviani.

Reduce dall'incontro con i ragazzi delle giurie, da cui esce provato, sudatissimo, ma anche entusiasta per la diversità e la fantasia di spunti che la loro giovane passione ha partorito, Luca viene investito in conferenza stampa da un'altra raffica di domande su quello che sogna di fare in futuro. “Vorrei tanto tornare in teatro. E' più rischioso del cinema. Teatro e cinema sono come due città di una stessa regione. Il sogno? Fare Indiana Jones, magari un remake. E come sarebbe? Peggio di quell'altro...”.

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