Lunedì 29 febbraio Biggio e Mandelli portano la Divina Commedia di Dante Alighieri al cinema (ovviamente a modo loro) con la prima tv de La solita commedia - Inferno. Ma non si tratta della prima volta in cui l'opera del sommo Vate finisce su grande schermo.
Lunedì 29 febbraio alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD va in onda in prima tv La solita commedia - Inferno, in cui la coppia comica Biggio-Mandelli reinterpreta a modo proprio la Divina Commedia di Dante. Ma non è certo la prima volta che questo capolavoro della letteratura italiana e mondiale finisce su grande schermo: ecco alcuni esempi in cui la Commedia ha ispirato in maniera più o meno diretta un film.
La Divina Commedia ha influenzato già da subito - e non poteva essere altrimenti - il cinema italiano. Già nel 1911, dopo lunghe riprese, usciva nelle sale il primo lungometraggio made in Italy: stiamo parlando de L'Inferno, pellicola di Bertolini, de Liguoro e Padovan che racconta con una certa dovizia di particolari la prima cantica della Commedia. Evidente il riferimento alle illustrazioni del francese Gustave Doré. Il film fu un successone in tutto il mondo, tanto che le sue spettacolari sequenze furono incluse in altre pellicole.
Lo stesso anno un'altra casa di produzione, per sfruttare il battage pubblicitario de L'Inferno, uscì con un film dello stesso titolo, decisamente meno elaborato e volto più che altro a suscitare scalpore (vedi la nudità di alcuni dannati). A utilizzare le sequenze di Bertolini e compagnia furono pellicole come L'Inferno di Henry Otto (1924), su un uomo d'affari che condannato a morte finisce negli inferi, e La nave di Satana, di Harry Lachman e con Spencer Tracy (1935), ambientato in un luna park ispirato alla Divina Commedia.
Tempo dopo, nel 1975, sarà il regista e poeta Pier Paolo Pasolini a trarre ispirazione dallo scritto di Dante Alighieri nello scandaloso Salò o le 120 giornate di Sodoma. Oltre ad avere come base l'opera del marchese De Sade, il film si divide in una serie di sequenze ambientate in luoghi di derivazione dantesca come l'Antinferno, il Girone delle Manie, il Girone della Merda e il Girone del Sangue.
Seven, del 1995, uno dei film che ha lanciato la carriera di Brad Pitt, si incentra su un serial killer intenzionato a punire i sette peccati capitali ampiamente trattati da Dante, con svariati riferimenti alla sua opera. Nel 2004, invece, un'icona del cinema come Jean-Luc Godard ha preso a prestito la struttura della Divina Commedia per dividere il suo film Notre Musique in tre parti: Inferno, Purgatorio e Paradiso, per l'appunto.
Il film del 1998 Al di là dei sogni vede invece Robin Williams nei panni di un defunto che deve intraprendere un viaggio fino agli inferi per salvare l'anima della moglie suicida. Al di là dell'ambientazione, tanti ed espliciti i riferimenti alla visione dantesca dell'aldilà.
Nel novero dei film influenzati da Dante ce ne sono anche tre che non vedremo mai. Dopo la sua Trilogia dei Tre Colori, il regista polacco Krzysztof Kieslowski stava infatti lavorando a una nuova trilogia ispirata al lavoro dello scrittore fiorentino. Morto nel 1996, non portò mai a termine l'impresa, anche se nel 2002 il tedesco Tom Tykwer ha portato una delle sceneggiature di Kieslowski su grande schermo in Heaven, film con Cate Blanchett e Giovanni Ribisi. Lo stesso ha fatto nel 2005 il bosniaco Dans Tanovic in L'Enfer.
Se stiamo poi a contare le volte in cui la Divina Commedia viene citata più o meno direttamente oppure compare "in prima persona" su schermo, allora l'elenco dovrebbe essere ben più lungo. Inoltre, per il futuro prossimo c'è più di un progetto legato alla Commedia, inclusa una trilogia live-action in 3D diretta da Boris Acosta.
Per vedere un po' di Dante su schermo, in ogni caso, non c'è da aspettare molto: è sufficiente segnarsi l'appuntamento con La solita commedia - Inferno, il 29 febbraio su Sky Cinema 1 HD!