Il regista non sarà presente alla cerimonia degli Oscar. Il motivo? Per lui questi Academy sono troppo bianchi. La pensano allo stesso modo Jade Pinkett Smith e Chris Rock
Spike Lee non sarà presente alla cerimonia degli Oscar. Il motivo? Questi Academy sono troppo bianchi. Così come recita l'hashtag #OscarsSoWhite, diventato tra i più popolari di Twitter. Perché il regista di Malcolm X e Fa la cosa giusta non è l'unico a pensarla così. Tra coloro che sui social propongono di boicottare la serata c'è anche Jada Pinkett Smith, moglie di Willy Smith, che a detta di molti si sarebbe meritato una nomination per The Concussion.
Dopo aver ringraziato per l'assegnazione di una statuetta alla carriera ricevuta a novembre scorso, Lee scrive su Instagram: "Mia moglie, la signora Tonya Lewis Lee e io non saremo presenti alla cerimonia di consegna degli Oscar. Ma come è possibile che per il secondo anno consecutivo tutti e venti i candidati siano bianchi?". E non è un caso che il suo messaggio venga scritto in questi giorni in cui si celebra il compleanno di Martin Luther King, il quale ha detto: "Arriva il momento in cui si deve prendere una decisione che non è né sicura, né politica, né popolare, ma la si deve prendere perché è la coscienza che gli dice che è giusto".
Su Facebook Jade Pinkett scrive che "agli Oscar...le persone di colore sono sempre le benvenute quando si tratta di consegnare dei premi, ma molto di rado ci vengono riconosciute le nostre doti artistiche. Le persone di colore dovrebbe astenersi dal partecipare tutti insieme". Anche Chris Rock, conduttore della cerimonia, ha detto la sua definendo gli Oscar la versione bianca dei BET Awards (premi istituiti dal network Black Entertainment Television per celebrare afroamericani). Mentre il produttore di Straight Outta Compton Will Packer, su Facebook, ha invitato i membri dell'Academy a "fare di meglio".