Sondaggio: Leonardo DiCaprio riuscirà con Revenant a vincere L'Oscar?

Cinema
Leonardo DiCaprio nominato come miglior attore protagonista per Revenant- Redivivo
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La notte del 28 febbraio scopriremo se, al sesto tentativo, finalmente la star americana riuscirà finalmente ad aggiudicarsi l'ambita statuetta. Nell'attesa votate il sondaggio di  Skycinema.it per decidere se sotto la cappa di Revenant - Redivivo, DiCaprio canterà vittoria all'88.ma edizione degli Academy Awards che potrete seguire in diretta e in esclusiva su Sky Cinema Oscar

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di Paolo Nizza


Per Leonardo la sventura inizia nel 1994. Un imberbe DiCaprio riceve la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista per il personaggio di Arnie, il ragazzo disabile di Buon Compleanno Mr Grape. L'Oscar lo vince Tommy Lee Jones per Il Fuggitivo, ma quella candidatura per un talento di meno di 20 anni sembra il preludio a un futura statuetta e a un commosso discorso di ringraziamento . Invece è l'inizio di un incubo. Dopo la beffa di Titanic per il quale il biondo attore, che interpreta lo squattrinato rubacuori Jack Dawson,  non riceve neanche la nomination, nonostante il film ottenga 14 candidature, DiCaprio con The Aviator è pronto a riscattarsi e a vincere. Solo che il 27 febbraio del 2005 ad alzarsi dalla poltrona rossa del Kodak Theathre e a ringraziare l'Academy è  James Foxx che vince come miglior protagonista con Ray. L'Howard Hughes di Leo resta a bocca asciutta.

Il copione si ripete due anni dopo. DiCaprio è candidato  per il cinico mercenario Danny Harcer, protagonista di Blood Diamond- Diamanti di sangue, ma la gloria è tutta  per Forest Whitaker che veste i panni di L'ultimo re di Scozia

Nel 2014 la delusione invece di lasciare in pace DiCaprio , raddoppia. La star è candidata sia come miglior attore protagonista sia come produttore. Il film in questione è  Wolf of  Wall Street. Tuttavia il lupo perde il pelo ma non il vizio della sconfitta. Lo Zio Oscar abbraccia Matthew McConaughey per  Dallas Buyers Club e  premia 12 anni Schiavo come miglior film. Per usare un celebre aforisma di Marcello Marchesi, DiCaprio si sente "sotto la cresta dell'onda."

In rete si moltiplicano i frizzi e lazzi ai danni della star , sui siti dell'intero globo terracqueo brulicano meme, twitter, gif e caption volti a  sbertucciare l'amore mai sbocciato tra i giurati dell'Academy e un divo molto  amato dal pubblico, ma molto meno dall'Establishment hollywoodiano e dai suoi cistifellici sodali.

Ora con la nomination ottenuta per Revenant forse la musica cambierà.  A differenza di Martin Scorsese, regista di The Aviator e Wolf of Wall Street, Alejandro González Iñárritu pare più in sintonia con il coté della notte delle stelle, senca contare che Matt Damon, candidato per The Martian, non pare un invincibile competitor.

Certo, prima di intonare i peana, è d'uopo, aspettare il verdetto del Dolby Theatre, ché vendere prima la pelle dell'orso (che DiCaprio affronta in Revenant in una scena epocale) può rivelarsi una scelta scellerata e un filo iettatoria.

E comunque se la chimera dorata alta 35 centimentri e placcata in oro 24 carati, dovesse sfuggire anche dalle mani gelate dell'esploratore Hugh Glass, Leonardo può consolarsi ascoltando un genio che porta il suo stesso nome; Leonard Cohen:

"In occidente non esiste la cultura del perdente, solo l'esaltazione del vincitore. Ma è nella sconfitta che si manifesta la gloria dell'uomo."

 

 

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