Emma Watson, Sofia Coppola e cinque paia d'occhiali

Cinema

Francesco Castelnuovo intervista la regista e la star di Bling Ring, in uscita il 26 settembre nelle sale italiane. Scopriamo perché la Coppola ha deciso di filmare questa storia e che cosa ha provato la Watson nell'interpretare un ruolo per lei atipico.

Nel terzo millennio trovare informazioni non è più un problema. Trovare informazioni giuste lo è. È la premessa da cui è partita Sofia Coppola per realizzare il suo ultimo film, Bling Ring. Come racconta a Francesco Castelnuovo, quest’eccesso di informazioni fa sì che imboccare un sentiero preciso diventi molto complicato.

Le protagoniste di Bling Ring, d’altro canto, con i loro clamorosi furti, una direzione chiara sembrano averla presa. Ma, appunto, di certo non si tratta della strada giusta, per quanto glamorous e scintillante possa apparire. Borse, gioielli e lingerie regalano l’illusione di vivere le stesse vite delle star hollywoodiane, e per chi si accontenta della superficie questo può bastare.

È un mondo dentro cui si è voluta calare anche Emma Watson, alle prese con un ruolo totalmente atipico nella sua carriera. L’attrice inglese sta sicuramente facendo la parte del leone nella campagna promozionale del film, grazie anche alla scena che la vede sensuale protagonista in una discoteca.

Emma spiega a Castelnuovo di come, soprattutto dopo questo ruolo, sia ben determinata a difendere la sua privacy e ad essere il più riservata possibile. Considerato che ha solo 23 anni e la sua spiccata propensione a ritagliarsi solo ruoli di rilievo, i suoi fan sembrano destinati ad aumentare, così come l'attenzione dei media nei suoi confronti.

Ma più che sulle riviste di gossip, saremo tutti contenti nel vederla di nuovo sul grande schermo il 26 settembre, proprio con Bling Ring.

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