In questo servizio di Sky dalla Mostra del cinema, Francesco Castelnuovo e Denise Negri ci raccontano del documentario di Gianfranco Rosi sul Grande Raccordo Anulare di Roma. Spazio anche al film ''La jalousie'' di Philippe Garrel
Il pubblico della sala Grande del Festival ha accolto "Sacro GRA" di Gianfranco Rosi, l’ultimo film italiano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, con 10 minuti di applausi e cori da stadio. Una piccola rivincita per Rosi dopo che la proiezione per la stampa aveva registrato qualche buu dagli spalti. I personaggi per certi versi surreali e umani che il regista incontra durante il suo viaggio lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma hanno dunque conquistato la platea veneziana. Per un’ora e mezza l’anello autostradale romano si trasforma in un compendio di varia umanità che ormai si incontra solo nelle periferie della grande città. C'e' un botanico che studia le palme intorno alla strada romana, un principe dei nostri giorni che affitta la sua casa kitsch per fotoromanzi, delle prostitute, un pescatore di anguille che vive sul Tevere e un barelliere in servizio sull'ambulanza del 118. Sono i volti che incontra Rosi, volti multiformi, tristi e divertenti, che raccontano un'area sconosciuta, lontana dalla Roma classica.
Sacro GRA (nelle sale dal 26 settembre) è il secondo documentario in concorso dopo "The Unknown Know" di Errol Morris su Donald Rumsfeld.
Qualche fischio e pochi applausi per il film in concorso ''La jalousie'' firmato da Philippe Garrel e del quale è protagonista suo figlio, Louis, al fianco del quale c’è Anna Mouglalis, già nel film "Romanzo criminale" di Michele Placido. La sceneggiatura scritta da Marc Cholodenko e Caroline Deruas-Garrel segue le vicissitudini di un trentenne che vive con una donna in un piccolo appartamento ed ha una figlia da un’altra donna, una donna che ha lasciato. Lui è un attore di teatro molto scarso, ma follemente innamorato di quest’altra donna, interpretata dalla Mouglalis. Lei una volta era una promettente futura star, ma tutte le offerte di lavoro con il tempo si sono prosciugate. L’uomo fa tutto il possibile per farle ottenere dei ruoli, ma niente funziona. La situazione si complica quando lei tradisce lui e poi lo lascia. Lui cerca di uccidersi, ma fallisce.
Sacro GRA (nelle sale dal 26 settembre) è il secondo documentario in concorso dopo "The Unknown Know" di Errol Morris su Donald Rumsfeld.
Qualche fischio e pochi applausi per il film in concorso ''La jalousie'' firmato da Philippe Garrel e del quale è protagonista suo figlio, Louis, al fianco del quale c’è Anna Mouglalis, già nel film "Romanzo criminale" di Michele Placido. La sceneggiatura scritta da Marc Cholodenko e Caroline Deruas-Garrel segue le vicissitudini di un trentenne che vive con una donna in un piccolo appartamento ed ha una figlia da un’altra donna, una donna che ha lasciato. Lui è un attore di teatro molto scarso, ma follemente innamorato di quest’altra donna, interpretata dalla Mouglalis. Lei una volta era una promettente futura star, ma tutte le offerte di lavoro con il tempo si sono prosciugate. L’uomo fa tutto il possibile per farle ottenere dei ruoli, ma niente funziona. La situazione si complica quando lei tradisce lui e poi lo lascia. Lui cerca di uccidersi, ma fallisce.
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