Giovedì 15 agosto Sky Cinema Cult dedica la sua programmazione alla grande musica, con tre documentari su altrettanti miti: Si apre con George Harrison – Living the Material, per proseguire con Marley, in prima visione, e chiudere con Neil Young Journeys.
Sky Cinema Cult non significa solo, come suggerisce il nome, cinema di culto. Giovedì 15 agosto, infatti, il canale 314 di Sky sarà anche sinonimo di musica di culto, con la rassegna Cult Music Fest che darà spazio a tre grandi documentari su altrettanti miti del rock e del reggae, ovvero George Harrison, Bob Marley e Neil Young.
Si parte alle 17.35 con George Harrison – Living in the Material World, opera del grande regista Martin Scorsese che indaga la vita del leggendario chitarrista dei Beatles, che pur non contando sulla stessa fama dei colleghi Lennon e McCartney, può vantare una pari importanza a livello di influenza musicale. Il documentario segue la vita dello scomparso artista a partire dagli anni di Liverpool fino ai viaggi in India, attraverso interviste e filmati inediti.
Segue in prima serata una grandissima anteprima, ovvero Marley, pellicola di Kevin MacDonald che racconta la vita del re del reggae, un uomo che con le sue canzoni è riuscito a creare un linguaggio universale e a lasciare un’eredità che va ben al di là della sola musica. Primo documentario autorizzato dalla famiglia di Bob Marley, ricorre a immagini private e a sequenze tratte da alcune dei suoi più leggendari concerti per portare su grande schermo lo spirito dell’artista giamaicano.
Chiude la rassegna Neil Young Journeys di Jonathan Demme. Secondo di una serie di tre opere dedicate dal regista de Il silenzio degli innocenti e Philadelphia al musicista canadese, questo concerto-documentario porta su schermo i luoghi del passato del rocker, assieme alle immagini di un suo concerto a Toronto, in bilico tra ricordi e musica.
Per arrivare preparati alla giornata, è possibile fare una full immersion di rock su Sky Arte (canale 130 e 400), con La notte dei chitarristi. A partire dalle 21.35 di mercoledì 14 agosto, infatti, saranno trasmessi una serie di appuntamenti con alcuni dei più grandi virtuosi della chitarra: si parte con Pat Metheny, seguito da Eric Clapton e John Mayall, Mark Knopfler, l’ex Guns’n’Roses Slash e per chiudere Santana. Con un programma così, ce n'è non solo per gli occhi, ma anche per le orecchie...
Si parte alle 17.35 con George Harrison – Living in the Material World, opera del grande regista Martin Scorsese che indaga la vita del leggendario chitarrista dei Beatles, che pur non contando sulla stessa fama dei colleghi Lennon e McCartney, può vantare una pari importanza a livello di influenza musicale. Il documentario segue la vita dello scomparso artista a partire dagli anni di Liverpool fino ai viaggi in India, attraverso interviste e filmati inediti.
Segue in prima serata una grandissima anteprima, ovvero Marley, pellicola di Kevin MacDonald che racconta la vita del re del reggae, un uomo che con le sue canzoni è riuscito a creare un linguaggio universale e a lasciare un’eredità che va ben al di là della sola musica. Primo documentario autorizzato dalla famiglia di Bob Marley, ricorre a immagini private e a sequenze tratte da alcune dei suoi più leggendari concerti per portare su grande schermo lo spirito dell’artista giamaicano.
Chiude la rassegna Neil Young Journeys di Jonathan Demme. Secondo di una serie di tre opere dedicate dal regista de Il silenzio degli innocenti e Philadelphia al musicista canadese, questo concerto-documentario porta su schermo i luoghi del passato del rocker, assieme alle immagini di un suo concerto a Toronto, in bilico tra ricordi e musica.
Per arrivare preparati alla giornata, è possibile fare una full immersion di rock su Sky Arte (canale 130 e 400), con La notte dei chitarristi. A partire dalle 21.35 di mercoledì 14 agosto, infatti, saranno trasmessi una serie di appuntamenti con alcuni dei più grandi virtuosi della chitarra: si parte con Pat Metheny, seguito da Eric Clapton e John Mayall, Mark Knopfler, l’ex Guns’n’Roses Slash e per chiudere Santana. Con un programma così, ce n'è non solo per gli occhi, ma anche per le orecchie...
