Questa volta è proprio lui a chiedere aiuto ed è per questo che si rivolge alla sua amica e mentore Anna (alias Licia Maglietta). In attesa della prossima puntata guarda il video e scopri i momenti clou della scorsa settimana
Questa volta le telecamere di
In Treatment si spostano dallo studio del dottor
Giovanni Mari nella bella casa di
Anna che le fa anche da studio professionale e dove si dedica alla lettura e alla scrittura. Ed è proprio al personaggio interpretato da Licia Maglietta che Giovanni-Castellitto si rivolge dopo otto anni di silenzio. Lei, ora in pensione, era la sua insegnante al corso di specializzazione, successivamente sono diventati grandi amici. Giovanni conosceva suo marito Paolo anche se non si e presentato al suo funerale: la rottura tra Anna e Giovanni è stata molto importante e sembra nascondere dei lati oscuri.
I due si salutano con un certo imbarazzo e nell’accomodarsi Mari anziché sedersi sul divano (come fanno tutti i pazienti), si siede sulla poltrona della padrona di casa, ma lei gli fa prontamente notare che quello è il suo posto. Dopo qualche domanda nei confronti della famiglia (Anna conosce bene Eleonora e la figlia Francesca), Giovanni inizia a lamentarsi del suo lavoro, del fatto che perde la pazienza con i suoi clienti, ha l’impressione di non riuscire più a sostenere le sedute: racconta di Lea e Pietro e dell’aggressività di quest’ultimo, di Sara e del suo transfer, dell’arroganza di Dario e della fragilità di Alice.
Ma chissà perché l’attenzione di Anna si sofferma su Sara, forse a causa di un lapsus freudiano? Forse perché ha capito che Giovanni nasconde qualcosa? Qual è il vero motivo per cui lui chiede aiuto, proprio adesso, dopo otto lunghi anni? Giovanni reagisce spazientendosi e negando che ci sia altro oltre al rapporto psicoterapeuta/paziente tra lui e la bella Kasia/Sara. Ma qual è la vera verità? Prima che se ne vada Anna gli consiglia di parlare con Eleonora. Lui lo farà, e ne pagherà il prezzo…
I due si salutano con un certo imbarazzo e nell’accomodarsi Mari anziché sedersi sul divano (come fanno tutti i pazienti), si siede sulla poltrona della padrona di casa, ma lei gli fa prontamente notare che quello è il suo posto. Dopo qualche domanda nei confronti della famiglia (Anna conosce bene Eleonora e la figlia Francesca), Giovanni inizia a lamentarsi del suo lavoro, del fatto che perde la pazienza con i suoi clienti, ha l’impressione di non riuscire più a sostenere le sedute: racconta di Lea e Pietro e dell’aggressività di quest’ultimo, di Sara e del suo transfer, dell’arroganza di Dario e della fragilità di Alice.
Ma chissà perché l’attenzione di Anna si sofferma su Sara, forse a causa di un lapsus freudiano? Forse perché ha capito che Giovanni nasconde qualcosa? Qual è il vero motivo per cui lui chiede aiuto, proprio adesso, dopo otto lunghi anni? Giovanni reagisce spazientendosi e negando che ci sia altro oltre al rapporto psicoterapeuta/paziente tra lui e la bella Kasia/Sara. Ma qual è la vera verità? Prima che se ne vada Anna gli consiglia di parlare con Eleonora. Lui lo farà, e ne pagherà il prezzo…