Enrico Brignano: lezione di semplicità
CinemaL'attore romano si improvvisa professore per un giorno alla Iulm di Milano. In onda domenica 7 aprile alle 20.00 su Sky Cinema 1. E a seguire 5 minuti in anteprima del nuovo film di Enrico Brignano "Ci vediamo domani", dall'11 aprile nelle sale
di Massimo Vallorani
Romano verace e spontaneo. Showman, mattatore, cantante, amante fino al midollo del teatro, attore di cinema e protagonista della nostra tv. Tutto questo è Enrico Brignano che per un giorno si è trasformato in professore per la consueta "Lezione di Cinema" all' Università IULM di Milano. Un racconto, quello svolto da Brignano, divertente, appassionato, a tratti anche serio ma sempre costantemente caratterizzato da un sottofondo di grande umiltà, come di una persona che pur avendo ottenuto un grande successo non sembra crederci poi molto.
Sarà che la sua storia è quella di un ragazzo partito in svantaggio, da lontano, precisamente da Dragona, borgata "abusiva" di Roma, da una famiglia modesta, dove i sogni dovevano essere piccoli per non essere traditi. Poi è arrivata l'Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti e poi passo passo, con tanta gavetta i primi spettacoli in tv, i teatri pieni, il cinema fino ad arrivare al sogno dei sogni: quello di recitare al Sistina di Roma in Rugantino, la commedia di Garinei e Giovannini dove si erano espressi nello stesso ruolo grandi attori come Nino Manfredi, Toni Ucci ed Enrico Montesano.
Se poi si allarga il campo alla grande tradizione attoriale romana che annovera fra i suoi grandissimi, personaggi come Aldo Fabrizi, Alberto Sordi e Carlo Verdone non si può non affermare che Enrico Brignano è il degno erede di questa comicità fatta di un attenta lettura della realtà, di uno studio dei modi di dire delle persone comuni, della capacità di saper cogliere l'ingenuità di certi gesti quotidiani e trasformarli in divertimento puro.
Naturalmente come in ogni lezione di cinema tenutasi alla Iulm di Milano entrano man mano in scena i ricordi degli amici e dei colleghi di lavoro. Ognuno di loro, sia che si tratti di Enrico Vanzina o di suo fratello Carlo, di Maurizio Mattioli o di Paola Tiziana Cruciani, tutti regalano le stesse frasi a Brignano: bravissimo, colto, grande professionista, grande attore di teatro e di cinema.
E a proposito di cinema è in uscita il prossimo 11 aprile "Ci vediamo domani", ultima fatica cinematografica di Brignano per la regia di Andrea Zaccariello. Una commedia diversa, che non parla di sesso e tradimenti ma sceglie il tema della morte per ridare al pubblico il vero senso della vita. Proprio quello che l'attore romano sa cogliere nel suo lavoro con grandissima semplicità ma con l'acutezza di un grande attore comico.
Romano verace e spontaneo. Showman, mattatore, cantante, amante fino al midollo del teatro, attore di cinema e protagonista della nostra tv. Tutto questo è Enrico Brignano che per un giorno si è trasformato in professore per la consueta "Lezione di Cinema" all' Università IULM di Milano. Un racconto, quello svolto da Brignano, divertente, appassionato, a tratti anche serio ma sempre costantemente caratterizzato da un sottofondo di grande umiltà, come di una persona che pur avendo ottenuto un grande successo non sembra crederci poi molto.
Sarà che la sua storia è quella di un ragazzo partito in svantaggio, da lontano, precisamente da Dragona, borgata "abusiva" di Roma, da una famiglia modesta, dove i sogni dovevano essere piccoli per non essere traditi. Poi è arrivata l'Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti e poi passo passo, con tanta gavetta i primi spettacoli in tv, i teatri pieni, il cinema fino ad arrivare al sogno dei sogni: quello di recitare al Sistina di Roma in Rugantino, la commedia di Garinei e Giovannini dove si erano espressi nello stesso ruolo grandi attori come Nino Manfredi, Toni Ucci ed Enrico Montesano.
Se poi si allarga il campo alla grande tradizione attoriale romana che annovera fra i suoi grandissimi, personaggi come Aldo Fabrizi, Alberto Sordi e Carlo Verdone non si può non affermare che Enrico Brignano è il degno erede di questa comicità fatta di un attenta lettura della realtà, di uno studio dei modi di dire delle persone comuni, della capacità di saper cogliere l'ingenuità di certi gesti quotidiani e trasformarli in divertimento puro.
Naturalmente come in ogni lezione di cinema tenutasi alla Iulm di Milano entrano man mano in scena i ricordi degli amici e dei colleghi di lavoro. Ognuno di loro, sia che si tratti di Enrico Vanzina o di suo fratello Carlo, di Maurizio Mattioli o di Paola Tiziana Cruciani, tutti regalano le stesse frasi a Brignano: bravissimo, colto, grande professionista, grande attore di teatro e di cinema.
E a proposito di cinema è in uscita il prossimo 11 aprile "Ci vediamo domani", ultima fatica cinematografica di Brignano per la regia di Andrea Zaccariello. Una commedia diversa, che non parla di sesso e tradimenti ma sceglie il tema della morte per ridare al pubblico il vero senso della vita. Proprio quello che l'attore romano sa cogliere nel suo lavoro con grandissima semplicità ma con l'acutezza di un grande attore comico.