Girlfriend in a Coma: voti a rendere

Cinema

In attesa della prima tv della pellicola di Annalisa Piras e Bill Emmott, in onda venerdì 15 febbraio su Sky Cinema Cult, Roberto Saviano e il magistrato Nicola Gratteri ci parlano della compravendita del voto in Italia in questa clip tratta dal film

Parte lunedì 11 febbraio Cultpolitik, la rassegna in onda su Sky Cinema Cult che racconta il mondo della politica italiana ed internazionale, i protagonisti e i meccanismi del potere, luci, ombre e segreti.
Fiore all'occhiello del ciclo è Girlfriend in a Coma, il film di Annalisa Piras e Bill Emmott (ex direttore della rivista britannica The Economist), che descrive il proprio punto di vista su come le potenzialità dell'Italia siano state frustrate negli ultimi vent'anni, sotto la spinta delle forze della corruzione, dell'illegalità, dell'egoismo, del clientelismo.

Proprio per comprendere meglio il significato di Girlfriend in a Coma e perché ognuno possa farsi una propria idea della pellicola pubblicheremo a partire da lunedì 11 febbraio sino a venerdì 15, (giorno della messa in onda) un estratto del film.

Si parte subito forte, con Roberto Saviano che  mette il dito nella piaga di uno dei mali che affliggono la politica italiana:
"Io sono nato e cresciuto in una terra dove il voto ha un prezzo preciso, ufficiale, dichiarato all'inizio di ogni tornata elettorale. In genere si va da 50 a 100 euro per il costo di un voto alle elezioni politiche. Alle elezioni comunali va da 25 a 50 euro."

Ma anche le considerazioni del procuratore antimafia Nicola Gratteri risultano molto critiche nei confronti del nostro attuale sistema elettorale:
"Le mafie controllano il 10, 15 e anche il 20 per cento dei voti. Con il sistema elettorale attuale in Italia, dove ci soni due blocchi, il centro destra e il centro sinistra, basta spostare questo pacchetto di voti a destra o a sinistra, vorrà dire scegliere chi farà il sindaco."

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