Il vangelo secondo Luc (Besson) è scritto solo da donne

Cinema
Natalie Portman, Michelle Yeoh e Milla Jovovich, protagoniste del cinema firmato Luc Besson. Immagini: frame dai film "Léon", "The Lady" e "Il quinto elemento"
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Il regista francese vuole solo protagoniste, come ha dimostrato in 30 anni di carriera. Dalla giovane Natalie Portman di “Léon” a Michelle Yeoh che interpreta Aung San Suu Kyi in “The Lady”, ecco il gentil sesso più tosto della storia del cinema. LE FOTO

di Camilla Sernagiotto

Se c’è un regista che ama le donne, quello è Luc Besson.

E con “amare le donne” non s’intende solo “avere accanto sempre delle ragazze stupende”, bensì considerarle vere e proprie muse ispiratrici e protagoniste assolute della propria arte.

Non c’è film del director francese, infatti, in cui lo schermo non sia dominato da una fanciulla per tutta la durata della pellicola, eccezion fatta per il documentario sulla fauna marina Atlantis
Tutto ciò che è stato girato sulla terraferma ruota attorno a una figura cardine femminile al 100%.

L’ultima della lunga lista di donne che hanno fatto innamorare l’occhio registico di Besson è Michelle Yeoh, l’attrice cinese-malese che veste i panni birmani di Aung San Suu Kyi in The Lady.

Proprio lei è il dolcissimo volto della politica premio Nobel per la pace che in queste ore sta cantando vittoria e facendo il suo ingresso nel Parlamento birmano.

Ma Michelle Yeoh è solo la ciliegina su una torta succulenta e a più strati, quella con cui Luc Besson ci ha ingolosito in tre decenni di carriera.
Da Helena, la moglie del gangster interpretata da Isabelle Adjani nel film Subway del 1985 a Louise Bourgoin che veste i panni di inizio Secolo della giornalista Adèle Blanc-Sec nel film Adèle e l'enigma del faraone (2010), Luc Besson ha collezionato non solo un’enorme quantità di mogli (quattro, per la precisione), ma anche una sfilza di muse niente male…

Nel 1988 è la volta di Johanna Baker alias Rosanna Arquette in Le Grand Bleu, seguita a ruota nel 1990 dalla tossica rapinatrice ed assassina Nikita-Anne Parillaud.

Nel 1994 spunta sullo schermo firmato Besson un’allora sconosciuta Natalie Portman, resa celebre dal suo meraviglioso personaggio di Mathilda in Léon, mentre dal 1997 in avanti a dominare la scena c’è lei, la bella Milla Jovovich.

La Top Model ucraina veste i panni prima di Leeloo ne Il quinto elemento e poi l’armatura di Giovanna d’Arco nell’omonimo film del 1999, diventando anche la terza (e, per ora, penultima) moglie del regista.

Per sposarla, Luc dovette chiedere il divorzio a una collega della Jovovich, ossia Maïwenn Le Besco, l’attrice che proprio ne Il quinto elemento interpretò la diva blu Lady Plavalaguna…

Ma, si sa, non c’è due senza tre e nemmeno tre senza quattro, così Besson andò avanti con le donne sia dentro che fuori dallo schermo…

Nel 2005 arrivò Rie Rasmussen, modella e attrice danese che in Angel-A interpreta la protagonista omonima.

E tra il 2006 e il 2009 un'altra signora monopolizza lo sguardo e il Ciak del regista: si tratta della principessa Selenia della saga animata di Arthur e il popolo dei Minimei

Non avrà le misure delle altre bellezze che hanno gravitato attorno a Besson, ma non ha nulla da invidiare in quanto a espressività.

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