Rocco Siffredi arriva a teatro: "Il futuro del porno? I robot"

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©IPA/Fotogramma

L'attore e regista pornografico, al secolo Rocco Antonio Tano, ha presentato il suo spettacolo teatrale intitolato Siffredi racconta Rocco. In occasione della première,  parla ai microfoni dell'Ansa di quello che a suo avviso sarà il futuro del genere cinematografico da lui scelto per la propria carriera, spiegando che crede che si andrà incontro a una disconnessione totale tra esseri umani per preferire un habitat più virtuale, e dunque artificiale

Rocco Siffredi si dà al teatro: il famosissimo attore e regista pornografico, al secolo Rocco Antonio Tano, ha presentato il suo spettacolo teatrale dal titolo Siffredi racconta Rocco.
In occasione della première di questa sua pièce, Siffredi ha parlato ai microfoni dell'Ansa di quello che a suo avviso sarà il futuro del genere cinematografico da lui scelto per la propria carriera, spiegando che crede si possa andare incontro a una disconnessione totale tra esseri umani per preferire un habitat più virtuale, e dunque artificiale.

 

Alla domanda che gli è stata posta circa quale sia a sua detta il futuro del porno, Rocco Siffredi risponde con una battuta: “Tutti in pensione!”, afferma scoppiando immediatamente a ridere in maniera fragorosa. Però prosegue, poi, chiarendo che di fatto non si tratta di una battuta ma della cruda realtà. “Tutti in pensione: gli attori veri se ne vanno a casa e il porno continua con i robot”, aggiunge il pornodivo.

 

Potete guardare il video con l'intervista a Rocco Siffredi fatta dall'Ansa a questo link.

Siffredi: “I social media hanno portato alla disconnessione”

 

“La mente è andata oltre”, ha aggiunto, spiegando che oggigiorno si tende a farsi la propria situazione di sesso perfetta, una situazione artificiale che porta in un habitat più virtuale. "Per me la pornografia rappresenta lo specchio della società, e i social media hanno portato alla disconnessione tra i giovani”, fa notare l'attore e regista, il quale dichiara sempre che per lui la ricerca della sessualità è un progetto a lungo corso, che addirittura definisce come “infinito”, mentre al giorno d'oggi si ritrova a vedere che i suoi giovani colleghi che lavorano nel settore della pornografia sono disconnessi. 

“Oggi anche sui set vedo giovani disconnessi. Sono convinto che oggi ci sia una disconnessione tra uomo e donna, in generale tra esseri umani, che non c'è mai stata prima d'ora. Negli anni ’90, anche negli anni ’80 e fino agli anni 2000, questa disconnessione non c'era. Io credo che i social media e tutto questo nuovo mondo abbiano portato l'essere umano a disconnettersi e a bastarsi da solo, o da sola. Credo che l’evoluzione, ci piaccia o no, sia proprio quella lì: la disconnessione”, conclude Siffredi. 

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La tournée teatrale di Rocco Siffredi

 

È la prima volta di Rocco Siffredi a teatro con uno spettacolo tutto suo, un’opera per raccontare in prima persona, con ironia e sincerità, una vita e una carriera che hanno davvero dell’eccezionale (letteralmente parlando). 

Il pornodivo per eccellenza, diventato una pop star internazionale e un’icona celebrata dai media e dal cinema, si racconterà per la prima volta in prima persona, firmando lo spettacolo che segna il suo debutto teatrale, in tour a partire dal 18 ottobre con la prima data al Teatro Cartiere Carrara di Firenze, per poi proseguire nei teatri di tutta Italia, tra cui il TAM – Teatro Arcimboldi Milano (29 ottobre), il Teatro Alfieri di Torino (4 novembre) e il Brancaccio di Roma (18 novembre).

Un viaggio appassionante e divertente

 

L'opera si pone come un viaggio appassionante e divertente che porterà gli spettatori a scoprire una vita è una carriera a dir poco incredibili, guidati questa volta dalla voce del suo stesso protagonista, che dice che questa sarà la prima volta in cui si racconta “come avrebbe sempre voluto fare”. Il suo racconto è inedito e procede per suggestioni e ricordi, senza seguire un ordine cronologico. Lo spettacolo alternerà gag comiche, provocazioni irriverenti e confessioni molto intime, senza tralasciare momenti poetici in cui ripercorrerà non soltanto un percorso professionale ma anche un iter umano, qualcosa che, aldilà dei conflitti interiori, della sofferenza, delle ansie e dei momenti di solitudine che chiunque venga al mondo prima o poi si ritrova a provare, non possiamo che dire che abbia regalato a quel ragazzo di nome Rocco Tano tanto divertimento, parecchia gioia e, cosa non meno importante, una buona dose di spensieratezza.

“Alla domanda: ‘Rocco, ma perché hai voluto fare porno?’, rispondevo: ‘Per far sesso con un numero infinito di donne diverse al mondo’… Io ho fatto porno per la libertà di essere me stesso ed è stato bellissimo averlo potuto fare, senza però mai dimenticare il rispetto per la libertà degli altri!”, queste le parole di Rocco Soffredi. 

Raccontando la sua storia, farà scoprire al pubblico quanta comicità possa esserci dietro al sesso, senza tralasciare un altro punto importante: quanta determinazione sia fondamentale per riuscire non soltanto emergere ma anche solo a muoversi in un mondo come la pornografia, che è un mondo soltanto apparentemente senza regole ma che in realtà è governato da leggi ferree. Tuttavia ciò che lo spettacolo di Rocco Siffredi farò capire a tante persone e che per affrontare una carriera come la sua bisogna assolutamente essere guidati innanzitutto da due regole ferree: la passione per quello che si fa e lo spirito di libertà, due cose che nessuno dei colleghi di Siffredi dovrebbe mai tradire. Chiaramente si parla di situazioni in cui la scelta di affacciarsi al mondo della pornografia è una libera scelta, non una costrizione, lo sottolineiamo perché purtroppo sappiamo bene quanto invece sia diffusa questa strada non per una libera scelta di donne e anche di uomini. 

Al suo fianco sul palco anche un’ospite d’eccezione: sua moglie Rosa Caracciolo, pseudonimo di Rózsa Tassi, ex modella ed ex attrice pornografica ungherese naturalizzata italiana, nata a Szolnok il 29 giugno 1972.

Lo spettacolo, diretto e prodotto da Paolo Ruffini con la sua VERA Produzione, rappresenta per Rocco Siffredi una nuova prima volta. E gli permette forse per la primissima volta di mettersi veramente a nudo, e concedersi davvero a tutti. 

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