"Siete insetti", tabelloni delle stazioni di Roma e Milano promuovono la serie Netflix

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

Credits: X

La singolare scritta è apparsa a Roma, Milano e Bologna, il giorno dopo lo sciopero di Trenitalia. “No, Ferrovie dello Stato non sono state hackerate”, si legge in un articolo pubblicato nelle scorse ore sul Corriere della Sera. Perché “Siete insetti” è infatti una delle frasi chiave della serie televisiva di fantascienza “Il problema dei 3 corpi”, adattamento del bestseller dello scrittore Liu Cixin (da poco arrivato su Neftlix)

Nelle stazioni di Termini e Tiburtina a Roma, a Milano Centrale e a Bologna sono apparse scritte inquietanti sui tabelloni delle partenze dei treni. La scritta, ripetuta in maniera ossessiva, è la seguente: "Siete insetti".

 

Questo singolare e a tratti spaventoso messaggio è apparso a Roma, Milano e Bologna il giorno dopo lo sciopero di Trenitalia.

“No, Ferrovie dello Stato non sono state hackerate”, si legge in un articolo pubblicato nelle scorse ore dalla redazione di Login del Corriere della Sera. Perché “Siete insetti” è infatti una delle frasi chiave della serie di fantascienza Il problema dei 3 corpi, adattamento del bestseller dello scrittore Liu Cixin, da pochi giorni arrivato su Neftlix (quattro giorni, per l'esattezza).

 

“Un frame del logo de Il problema dei 3 corpi compare, quasi in maniera subliminale, in uno dei video condivisi su X”, prosegue la sezione dedicata a tecnologia e innovazione del Corriere, che spiega dunque che non si è trattato di nessun attacco da parte di hacker, a differenza di quello realmente avvenuto qualche mese fa ai danni di Ferrovie dello Stato.

 

Questo strano episodio con le scritte “Siete insetti” è rimbalzato immediatamente sui social network, accompagnato dalle preoccupazioni di diversi utenti (che si sono chiesti se si trattasse di un attacco hacker o di qualche pericolo reale, come fa sapere l’Ansa). Ma aveva ragione chi ha scritto su X: "Cosa sarà questa nuova trovata di marketing? L'avete notata?”, prosegue l'Ansa.
Stavolta infatti si tratta di una riuscita campagna di marketing. Lo confermano dalla piattaforma streaming in questione, Netflix, e anche da Grandi Stazioni Retail, aggiunge l'Ansa.

 

Potete guardare foto e video dei cartelloni con le scritte "Siete insetti" nei post che trovate in fondo a questo articolo.

La serie TV Il problema dei 3 corpi

Il problema dei 3 corpi è disponibile dal 21 marzo su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick).

 

Si tratta della serie televisiva di David Benioff, D.B. Weiss (Il Trono di Spade) e Alexander Woo (True Blood) tratta dall'omonima trilogia di fantascienza dell'autore cinese Liu Cixin.
La trama è ambientata nella Cina della Rivoluzione culturale e racconta del tentativo di contattare intelligenze aliene inviando nello spazio dei segnali che vengono però captati dal pianeta sbagliato, Trisolaris.
Quest’ultimo è un pianeta che risulta dominato da forze gravitazionali caotiche e imprevedibili, per questo motivo destinato all'autodistruzione.

I suoi abitanti sono quindi alla ricerca di un nuovo pianeta da invadere e occupare. E la Terra sembra proprio l'opzione migliore…

 

La serie vede nel cast  Jovan Adepo, John Bradley, Rosalind Chao, Liam Cunningham, Eiza González, Jess Hong, Marlo Kelly, Alex Sharp, Sea Shimooka, Zine Tseng, Saamer Usmani, Benedict Wong e Jonathan Pryce.

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Niente defacement, dunque

La forza di questa trovata pubblicitaria, che si annovera nel genere del cosiddetto “guerriglia marketing”, è proprio quella di rendere i cartelloni frutto di un finto attacco hacker con tanto di defacement.

 

Si definisce defacement quella tecnica di hacking che consiste nel cambiare il contenuto di qualcosa da remoto senza avere l'autorizzazione dei legittimi proprietari di quel qualcosa, quindi in questo caso di Ferrovie dello Stato.
“Tipicamente avviene sui siti web, in cui le pagine originali vengono sostituite con altre pagine create dall'hacker, spesso contenenti immagini o messaggi provocatori”, si legge su Login del Corriere della Sera.

Questo tipo di attacco (defacement) può essere puramente dimostrativo, usato soltanto per sfoggiare le abilità dell'hacker in questione.
Nella maggior parte dei casi, però, è legato all'hacktivism, che usa strumenti e tecniche di "hackeraggio" a scopo di protesta. Quest'ultima spesso è legata alla promozione di una causa sociale, politica oppure ideologica.

 

Questa volta, invece, si tratta solo ed esclusivamente di pubblicità. Potete guardare voi stessi delle foto e dei video dei tabelloni “incriminati” nel post che vi proponiamo di seguito.

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