Marina Bulgari morta, la nipote del fondatore della maison di gioielli aveva 93 anni

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Appassionata creativa, nel 1976 la designer ha lanciato il brand Marina B., che ha attirato l'attenzione di dive dello spettacolo e del cinema come Sophia Loren e di celebrità come Ivana Trump

Marina Bulgari, figlia di Costantino Bulgari, il primogenito dell’argentiere greco Sotirios Bulgari che nel 1884 aveva fondato la celebre maison di moda di Via Condotti, è morta a Roma nella notte all’età di 93 anni. Nata nella capitale nel 1930, Bulgari ha trascorso l’infanzia tra Roma, Atene e Corfù. Nel 1976, dopo aver lavorato per molti anni nell’azienda di famiglia e spinta dalla grande determinazione e dalla voglia di emergere, ha lanciato il brand di gioielli di lusso Marina B.. Le preziose creazioni hanno in breve attirato l’attenzione di dive dello spettacolo e del cinema come Sophia Loren e di celebrità come Ivana Trump., e il marchio è divenuto rapidamente celebre in tutto il mondo. “Mia zia era una visionaria, una donna straordinaria”, ha ricordato la nipote Laura Calissoni Colnaghi, figlia della sorella Anna. “Mi ha insegnato il coraggio e la determinazione. Era una designer eccezionale che ha portato tante innovazioni nel settore della gioielleria”. Dopo aver aperto il primo showroom a Ginevra, in Svizzera, nel 1978, Bulgari ha inaugurato numerose boutique nelle prestigione location da Milano, a St. Moritz e a Parigi. Fedele allo stile geometrico, la creativa ha concepito opere come "Onda" e "Pneu" e ha elaborato tecniche innovative di lavorazione delle pietre, dall’invenzione della montatura a molla, alla reintepretazione del pavé di diamanti, fino all’uso del “giunto cardanico” per legare tra loro le pietre preziose e all’ideazione dell'iconico taglio “The Chestnut”, una sorta di triangolo smussato che richiama la forma di una castagna. Di collezione in collezione, nel 1986 la designer ha aperto una boutique a Madison Avenue, a New York, e nel 1993 si è trasferita a Monaco, dove non ha abbandonato la passione per la creazione di gioielli che l’ha accompagnata fino agli ultimi anni. Nonostante nel 2017 Guy Bedarida, designer di gioielli francese di origine italiana che nel curriculum vanta esperienze sia nella filiale americana di Van Cleef & Arpels sia come ex direttore creativo per il marchio John Hardy, avesse acquisito la quota di maggioranza della sua azienda, lei aveva infatti mantenuto il ruolo di direttore creativo. Come si legge sul sito del brand, "la visione moderna e l’eccellenza creativa di Marina B. hanno ispirato una prima generazione di donne che acquistano gioielli per sé stesse. Al giorno d'oggi, Guy Bedarida porta il marchio nel presente, con collezioni meravigliosamente aderenti che continuano ad abbracciare l'estetica innovativa di Marina". Un approccio coerente con il detto spesso pronunciato dalla designer: “I miei gioielli sono i miei figli”.

UNA VITA STRAORDINARIA

“Marina era una donna incredibile sotto molti aspetti, se si considera che era nata negli anni Trenta, un periodo difficile per il mondo femminile”, ha proseguito Calissoni Colnaghi, appena scesa dal treno della Stazione Termini per venire ad assistere al funerale della zia. “Ma la sua vita era sempre proiettata nel futuro. Era all’avanguardia su tutto. Era capace di contornarsi sempre di figure eccezionali”. Tra queste, l’architetta e migliore amica Gae Aulenti e il velista e ammiraglio Agostino Straulino, Medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952, che le ha anche fatto da skipper. “A sua volta lei è stata campionessa di vela nel 1973, categoria One Tonner” ha ricordato la nipote. Dopo la scomparsa del marito, un neurochirurgo morto in un incidente d’auto, Bulgari si è ritirata a vita privata.

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