Ilary Blasi, tutto quello che c'è da sapere sul documentario Netflix

Spettacolo
Vittoria Romagnuolo

Vittoria Romagnuolo

©IPA/Fotogramma

Ottanta minuti di ricordi, lacrime ma soprattutto verità. La versione della showgirl sulla fine del suo amore (e del suo matrimonio) con l'ex numero dieci della Roma arriva in streaming pronta a ribaltare le opinioni del pubblico sul divorzio più chiacchierato della scorsa stagione

Visto il peso mediatico della protagonista, la showgirl Ilary Blasi, e il contenuto del trailer esplosivo diffuso qualche giorno prima della messa in onda, è quasi superfluo chiedersi come mai Unica sia diventato un caso ancor prima del suo debutto in tv.
La ex moglie della bandiera della Roma ha promesso nient'altro che la verità nel docufilm che approda ufficialmente nel catalogo Netflix venerdì 24 novembre, visibile sulla piattaforma ma anche su Sky Q, Sky Glass e Now.
La voce di Ilary che si è sottoposta a una vera e propria intervista fiume, coprirà le tante, tantissime voci che, da oltre un anno, discutono della fine del suo amore pluridecennale con Francesco Totti. La risposta in un'ora e venti di immagini montate, pronte a gettare nuova luce su una vicenda di cui si è detto molto ma non tutto.

Ottanta minuti di verità (e nuove rivelazioni)

È una donna diversa da quella che tutti conoscono la protagonista di Unica, questo è ciò che ha potuto anticipare del docufilm il regista Tommaso Deboni nelle interviste prima della messa in onda del titolo. L'argomento è delicato, il dibattito in tribunale è ancora in corso, ma una delle parti in causa, Ilary, ha voluto dire la sua, mettendoci la faccia per ottanta minuti, provando a dare un senso a una vicenda lunga una vita che ancora le provoca molto dolore.
Se nel trailer la presentatrice televisiva appare commossa, nel docufilm è costretta a fermasi per asciugare le lacrime che scorrono, inevitabili, nel raccontare gli avvenimenti delle sue ultime stagioni, difficili e attraversate da tante discussioni di famiglia, con Francesco Totti, ma anche con sua madre e le sue sorelle (anche loro nel docufilm).
La separazione tra Totti e Blasi non è stata una faccenda tra due persone, ha interessato (e interessa tuttora) un largo pubblico, quello che ha sognato sulla favola di due giovani di successo che si sono innamorati e che sono stati insieme per quasi venti anni. Fama, popolarità ma anche l'amore per una vita dalle abitudini semplici. Blasi parte dall'inizio, dall'incontro col campione (con cui non c'è stato un colpo di fulmine), alla maglietta con scritto “6 unica”, una dichiarazione d'amore che dà il titolo al docufilm. La destinataria di quel messaggio oggi dice di non riconoscersi più in quel pezzo della sua storia.

Il regista: Ilary, una donna semplice

Il pubblico che ha seguito gli eventi che hanno preceduto la separazione tra Blasi e Totti sarà molto interessato dalla parte del docufilm in cui la quarantaduenne si addentra nei particolari dei mesi in cui i media hanno iniziato a riportare i dettagli dei tradimenti reciproci che poi hanno condotto alla fine del matrimonio.
Nessuno ci poteva credere, lei per prima che, ammette, di aver attaccato i giornali che davano per certa l'esistenza di un'altra donna. Ilary Blasi parla di discussioni accese, sensi di colpa, incredulità e richieste da parte dell'ex marito.
La fine è comunque inevitabile e arriva portando una ventata di leggerezza in lei che comincia a muovere i primi passi per ricominciare una nuova vita. Nelle ore in cui il documentario arriva in streaming, sui suoi social media ufficiali spuntano le foto di un viaggio a New York in cui celebra un anno d'amore col fidanzato Bastian Muller. Agli haters è abituata, il documentario ha diviso il pubblico già prima della sua uscita.
Negli stessi giorni il regista Deboni aveva speso ottime parole per la popolare conduttrice. Al Messaggero aveva anticipato che Unica avrebbe offerto al pubblico una versione di Ilary nella quale molte donne potevano identificarsi. La showgirl, dice Deboni, dimostra di essere una signora “educata, accomodante, semplice”; con lei ha lavorato molto bene pur avendo dovuto girare il materiale in fretta e all'insaputa di tutti. Nessuno sapeva di questo progetto fino a poco tempo fa, nemmeno Totti.

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