Grammy Awards, una musicista ha accusato di stupro l’ex capo dei premi Neil Portnow

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La donna, che ha preferito restare anonima, ha raccontato che la violenza sarebbe avvenuta nel 2018 in una stanza di albergo a New York

Una donna ha presentato alla Corte Suprema di Manhattan una denuncia contro l’ex capo dei Grammy Awards, Neil Portnow, 75 anni, per uno stupro che avrebbe commesso nel 2018, e contro il gruppo no profit che organizza gli Oscar americani della musica, Recording Academy, per aver ignorato la presunta violenza. La donna ha preferito restare anonima, ma sarebbe una musicista di nazionalità non americana che una volta ha suonato alla Carnegie Hall. Secondo l’accusa, all'epoca la ricorrente avrebbe incontrato Portnow in una stanza d’albergo a New York. Prima dell’aggressione il big dell’industria musicale le avrebbe offerto un drink, che l’avrebbe stordita fino a causarle una perdita di conoscenza ad intermittenza. Un portavoce dell’uomo ha replicato che le accuse sono “completamente false” e “senza dubbio motivate dal rifiuto di Portnow di ottemperare alla oltraggiose richieste di denaro e di assistenza della ricorrente per ottenere per lei un visto di soggiorno”.

UNA FIGURA CONTROVERSA

Secondo i documenti legali, la ricorrente avrebbe riferito i presunti fatti alla Recording Academy già nel 2018. L'organizzazione avrebbe però ignorato la segnalazione. Non è la prima volta che Portnow finisce al centro di una bufera mediatica. Nel 2019 l’uomo si era dimesso dal ruolo di amministratore delegato dei Grammy Awards dopo aver dichiarato che nel mondo della musica le donne dovrebbero “farsi avanti” per ottenere maggiori riconoscimenti. Nel 2020 era emersa per la prima volta la notizia delle accuse, e secondo il suo successore Deborah Dugan il caso sarebbe stato ignorato o volutamente insabbiato per evitare lo scoppio di uno scandalo. Durante il mandato la donna avrebbe ricevuto pressioni per rassegnare le dimissioni, cosa che è poi avvenuta.

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