Sadhguru a Milano, i vip dal guru indiano: chi c'era, da Ghali ad Alessandra Amoroso

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Foto tratta dal profilo Instagram di Sadhguru

Il mistico alla ricerca della spiritualità ha conversato con gli artisti riuniti all'hub culturale Moysa, tra il significato del senso della vita e la ricerca dei momenti di felicità

Ogni essere vivente è per natura alla ricerca. Tutta la vita è ricerca”. Il mistico indiano Sadhguru, la lunga barba bianca, il turbante e l’abito tradizionale blu, siede a gambe incrociate sul palco. Dopo aver incontrato il 1º ottobre a Milano oltre 4300 persone nel più grande evento di meditazione mai realizzato il Italia, il giorno successivo l’uomo alla ricerca della spiritualità intesa come profonda conoscenza di sé stessi ha conversato con gli artisti riuniti al Moysa, l’hub culturale fondato da Shablo, produttore di big come Blanco. Il mistico amato anche da star di Hollywood come Will Smith e Matthew McConaughey ha soddisfatto le curiosità del pubblico, prima fra tutte il significato del senso della vita che per lui, però, è solo “un inganno”: “Qual è il significato del sole che sorge, di un fiore che sboccia, del sorriso sul viso di un bambino? È solo la mente umana che deve trovare un senso per fuggire alla follia”. Anche Ghali, Alessandra Amoroso, Irama e Rkomi hanno assistito assorti allo scambio di vedute. “Perché sperimentiamo momenti di felicità?” ha domandato Ghali. “Perché parli al plurale?” ha risposto Sadhguru. “Pensi di sapere quello che provano gli altri? Non facciamo questo errore, perché ci sono solo esseri umani individuali, altrimenti si fa il gioco di chi vuole inserirci in qualche gregge: quando succede, in nome della religione o altro, l’uomo ha fatto nella storia le cose più terribili. Quindi ricordiamo sempre che ognuno ha sufficiente intelligenza per creare il proprio mondo”. Il mistico ha affrontato anche il tema della religione: “Perché questo bisogno di credere? Perché non puoi essere sincero e dire: quel che non so, non so. Ma preferiamo credere, e a quel punto non accettiamo chi crede in qualcosa di diverso”. E ancora: “Il processo spirituale avviene quando realizzi che non sai niente di questa vita, e allora inizi a cercare. Una persona spirituale è un ricercatore. Un credente crede e basta. Ma la confusione è meglio delle conclusioni”. In ultimo, Sadhguru ha lanciato una proposta, “trentadue ore di tempo focalizzato” per elevarsi e dar vita a nuovi punti di vista: “È come avere in mano una chiave che apre una porta verso un mondo molto più ampio”.

CHI È SADHGURU

Sadhguru, all’anagrafe Jaggi Vasudev, è nato nel 1957 a Mysore, nel sud-est dell’India, ultimo di quattro fratelli. Dopo la prima esperienza mistica che gli ha cambiato la vita, il mistico ha radunato un numero imprecisato di seguaci in tutto il mondo e oggi, grazie alla comunicazione di concetti profondi ma pratici con un linguaggio semplice accompagnato da intelligente ironia, è lo yogi con più followers su Youtube. Fondatore della Isha Foundation, un’organizzazione no profit che offre programmi di yoga e meditazione in tutto il mondo, lo scorso anno Sadhguru ha percorso 30.000 chilometri in motocicletta in 100 giorni per il movimento Save Soil, da lui fondato per affrontare il problema della desertificazione. Premiato con la seconda più alta onoreficenza civile indiana e invitato nelle prestigiose università di Harvard e Oxford e alle Nazioni Unite, alla Fao e all’Unesco, il mistico diffonde un messaggio di crescita individuale raggiungibile solo con la consapevolezza che, per inebriarsi della vita senza alcool e droghe, occorre sperimentarla. “Non è così importante nel senso in cui la gente crede sia importante. Ma, poniamo, se tu senti una bella battuta cosa fai, vai a casa e ti metti sotto la coperta e la ripeti a te stesso o racconti la barzelletta a chi ami, alle persone a cui tieni? La verità è che vuoi condividerla con chi ami. Il problema è che io sono innamorato di tutti nel mondo, e voglio raccontarla a tutti” ha dichiarato Sadhguru ai microfoni di Sky TG24.

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