La celebre danzatrice interpreta la protettrice del popolo dei camminanti, da molti conosciuta come “Sara la Kali” – ossia Sara la Nera, in una nuova coreografia firmata dal maestro Francesco Posa
Presso la Sala Recchi di Palazzo Lambertenghi di Como si è dato omaggio alla protettrice del popolo dei camminanti, da molti conosciuta come “Sara la Kali” – ossia Sara la Nera. A vestire i panni della Santa, l’ètoile Luciana Savignano nel progetto coreografico del Maestro Francesco Posa. La leggenda vuole che questa santa fosse una serva di Maria Salomé, Maria Jacobé e Maria Maddalena, sbarcate alla foce del Rodano per sfuggire alle persecuzioni dopo la morte di Gesù, diffondendo così il Cristianesimo in Europa. Per quanto il culto di Santa Sara la Kali non sia riconosciuto ufficialmente dalla confessione cristiana, i popoli gitani di Rom, Sinti e Kalè si radunano ogni anno a Saint Maries de la Mér per venerarla come loro patrona protettrice. Secondo altri potrebbe essere ricollegata alla divinità indiana Kali, ed è questo nome a concordare con l’ipotesi dell’origine indiana della comunità Rom che giunse in Francia nel IX secolo.
I gesti dei danzatori Francesco Posa, Alessandro Florio e Maksym Petrashchuck che con dolcezza si poggiano sul corpo leggero di Luciana Savignano, che la sollevano tenendola sempre oltre il livello delle loro teste, donano allo spettatore un senso di protezione e di riparo, proprio come riparatore è l’amore della Santa verso i suoi fedeli.
Al progetto hanno partecipato anche Gaia Barchi, assistente alla coreografia, Filippo Cerra e Mario Voria, registi e videomakers, e Andrea Gentili, che ha curato i costumi.