World Ballet Day 2022, un libro sui grandi interpreti del balletto maschile
SpettacoloIn occasione della Giornata Internazionale del Balletto pubblichiamo un estratto della prefazione di #MaleDancer, un libro di Deborah D’Orta (Buckfast Edizioni) che raccoglie le testimonianze di alcuni danzatori. Come Mick Zeni, Marco Agostino, Christian Fagetti, Alessandro Riga, Alessio Rezza e il duo Sasha Riva e Simone Repele
(…) Non sappiamo se la danza sia stata una delle prime arti usate dall’uomo per esprimersi, ma di sicuro non ne ha potuto mai fare a meno per organizzare i propri movimenti. Eppure, questa normalità ad un certo punto ha smesso di interessare il genere maschile. Nell’immaginario comune, la danza è diventata qualcosa da attribuire preferibilmente all’educazione delle bambine. Come se eleganza, bellezza, rigore o il regalare emozioni potessero appartenere ad una sola categoria di persone. (…)
Emerge però l’importanza di seguire le proprie attitudini e soprattutto di inseguire i propri sogni. Ecco perché ho sentito l’esigenza – dopo il successo di #Dancer, il mio primo libro intervista dedicato alla danza femminile – di dare voce anche al mondo maschile, per troppo tempo adombrato da quello femminile e dalle sue rappresentanti. (…) Un ballerino è un ballerino, punto. Non importa che sia maschio o femmina, alto o basso, biondo o bruno, è un essere danzante, una persona che impara il rispetto, la disciplina e l’auto-disciplina. Esattamente come le ragazze, quindi, anche i ragazzi traggono enormi vantaggi dalle lezioni di danza: sfogano l’energia repressa, la rabbia e imparano a gestire le oscillazioni emotive legate alla crescita. Possono scovare svariate soluzioni ai problemi che incontreranno nel corso della loro vita. Possono imparare a superare i fallimenti e le battute d’arresto con grinta, fortificandosi emotivamente e sviluppando la capacità di gestire serenamente le possibili delusioni future.
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Il ballerino inoltre modella il suo corpo per danzare, rendendolo più forte e sano. Riconosce, esterna e vive le proprie emozioni e sviluppa una maggiore intelligenza emotiva, grazie allo stimolo creativo insito nella danza. Danzare mette di fronte ai propri difetti e limiti unicamente con il fine di superarli, rende consapevoli di ciò che possiamo fare per noi stessi e soprattutto per gli altri, e aiuta a capire quanto sia importante essere e non apparire, contribuendo così al miglioramento della società di cui tutti facciamo parte.
In questo volume ho quindi raccolto le testimonianze di danzatori maschi, dai più maturi artisticamente, con un’importante carriera alle spalle, fino alle nuove leve, giovani uomini che si stanno affermando sempre più nel panorama della danza italiana ed europea.
La scelta è stata quasi naturale: sulla scia di #Dancer, con cui ho intrapreso questo appassionante viaggio nel mondo della danza, ho voluto travalicare stereotipi di genere mostrando che questa disciplina, al pari di altre attività fisiche ed artistiche, è un’attività per tutti, evidenziandone i lati costruttivi per la crescita fisica ed emotiva, l’educazione, le relazioni sociali. È stato come proseguire un dialogo rimasto aperto e inconcluso con il primo volume. Con questo, il cerchio si chiude.
@ Buckfast Edizioni
Deborah D'Orta, #MaleDancer