La nuova produzione del Centro Coreografico Nazionale/Compagnia Arterballetto di Reggio Emilia è nominata nella terna finale del prestigioso riconoscimento. La campagna di crowdfunding, prevista da Fedora, è aperta dal 23 settembre al 30 novembre
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La campagna di crowdfunding, prevista da Fedora, è aperta dal 23 settembre al 30
novembre. La première della produzione è prevista per il 15 febbraio 2023 nel prestigioso teatro parigino Chaillot – Théâtre national de la Danse, con repliche 16-17-18-21-22-23. Il 1-2-3-4 marzo 2023 sarà in tour al Pavillon Noir, Aix-en-Provence, e poi in Italia: 10 marzo 2023, Teatro Storchi, Modena 12 marzo 2023, Arena del Sole, Bologna Marzo 2023: Trento e Bolzano. Questo nuovo spettacolo è una coproduzione che riunisce teatri e compagnie importanti: Fondazione Ravasi Garzanti di Milano Ballet Preljocaj (Aix-en-Provence), Chaillot - Théâtre national de la Danse (Parigi), ERT/Teatro Nazionale (Modena), Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), Centro Servizi Culturali Santa Chiara (Trento). La produzione e il progetto che la accompagna è spiegato nelle parole di Gigi Cristoforetti, Direttore Centro Coreografico Nazionale di Reggio Emilia / Compagnia Aterballetto: “Due coreografi affermati, ciascuno con una cifra precisa, affrontano in una creazione per il Centro Coreografico Nazionale di Reggio Emilia alcuni temi di straordinario interesse, e
non solo artistico. Le trasformazioni del corpo con l’età, i concetti stessi di bellezza e
virtuosismo, l’autorappresentazione da parte di ciascuno di noi della propria età.
L’invecchiamento non è un problema per l’attore, lo scrittore o per l’artista visivo: al
contrario, spesso vediamo arricchirsi le tavolozze espressive. Ma nella danza, che è
linguaggio artistico e universale, saremo forse ancorati (e limitati) dalla stessa concezione di performatività dello sport? Più in generale, il corpo che si trasforma con gli anni è un tema centrale nella nostra società, e nella sensibilità di ciascuno di noi. La danza ci permette di approfondire una ricerca in primo luogo artistica. Che i due coreografi intendono spingere fino in fondo. Preljocaj, il coreografo della bellezza visiva e dell’intensità narrativa, non è alla ricerca soltanto di ex danzatori. Sono anche le persone che gli interessano per questo progetto, capaci di raccontare e creare un movimento nuovo e intenso. Rachid Ouramdane cerca incessantemente nuove sfumature espressive, e sperimenta i confini del corpo umano, arrivando fino al circo. In quest’occasione il suo interesse si è naturalmente orientato al tiptap, uno spazio straordinario per la danza popolare e colta, e anche una dimensione sociale. Per Angelin Preljocaj come per Rachid Ouramdane è importante far reagire questa materia affascinante, fatta di corpi e di storie fisiche diverse, per questionare profondamente i canoni di bellezza e di virtuosismo. Interpreti (danzatori e non danzatori) “senior”: ecco il cuore artistico di un ampio progetto che affronta un tema partendo dal punto di vista della danza. Alla proposta di creare oltre confini certi, i due coreografi hanno risposto con la generosità, la curiosità e l’energia intellettuale che è loro propria. Diversamente da altre importanti esperienze, che hanno voluto prolungare la carriera a nuclei di danzatori, in questo progetto l’obiettivo è poetico,
e cristallizza domande davvero universali. Quella centrale ci viene suggerita proprio da Preljocaj: qual è l’età di un corpo? Lo spettacolo rappresenta una coproduzione internazionale, e si apre alla dimensione della ricerca, dei laboratori e degli incontri dedicati al tema, grazie al partner scientifico che ci accompagna: la Fondazione Ravasi Garzanti di Milano".
Nuova creazione (titolo da definire)
Coreografia Angelin Preljocaj
Per 7 danzatori – 35 min. circa
Qual è l'età di un corpo? Questa domanda mi accompagna come un mantra da qualche tempo. Uno stesso corpo ha diverse età: quella biologica o quella legata alla pratica della sua attività? L'età che danno gli altri o l'età che uno percepisce?
Questa domanda enigmatica rimbalza ad ogni nuova risposta sbagliata. Ho pensato che il modo migliore per chiederlo, come apparecchiare la tavola per una cena
di menti illuminate, sarebbe stato quello di lavorare con persone che hanno avuto il
privilegio e, in un certo senso, la fortuna di vivere attraverso diverse epoche. Queste
persone, oltre i 60 anni, che istintivamente fanno eco alla frase di Spinoza "l&'anima è un pensiero del corpo". In questa ricerca coreografica, cercare di afferrare questa domanda equivale a chiedersi quale pensiero genera questi corpi, ed è per questo che vorrei incontrare un'ampia gamma di personalità senza necessariamente rivolgermi ai professionisti della danza. Mi sto imbarcando in un'avventura che potrebbe essere un viaggio negli interstizi che segnano i tempi della vita umana. Angelin Preljocaj, aprile 2022.
Nuova creazione (titolo da definire)
Coreografia Rachid Ouramdane
Per 2 danzatori – 15 minuti circa
Non c'è danza senza corpo e non ci sono corpi che non invecchiano. Interrogandomi sulla trasformazione del corpo del ballerino nel corso della sua vita, ho voluto guardare la nozione di invecchiamento attraverso tre prismi. Prima di tutto, l'invecchiamento del corpo, scegliendo due interpreti che hanno avuto una
carriera di ballerini professionisti e ora sono in pensione. Per questo duo, si tratta di
incarnare la consapevolezza degli effetti dell'età sul movimento dei loro corpi.
Inoltre, ho voluto affrontare l'invecchiamento di un movimento di danza collocando questo pezzo nel mondo del music-hall e più in particolare del tip tap. Come ha fatto questa disciplina, un vero e proprio fenomeno sociale che avevamo l'impressione sarebbe durato nei secoli, a cadere in disuso oggi, pur rimanendo ancorata nella cultura popolare e regolarmente rivisitata e aggiornata? Infine, poiché il romanticismo permea spesso il music hall in un modo o nell'altro, questo pezzo sarà un'opportunità per affrontare non il processo di invecchiamento, ma piuttosto
l'evoluzione o la maturazione di una relazione di coppia.
Rachid Ouramdane, aprile 2022.
Produzione: Centro Coreografico Nazionale / Compagnia Aterballetto (Reggio Emilia)
Sostenitore e Partner scientifico: Fondazione Ravasi Garzanti (Milano)
Coproduzione: Ballet Preljocaj (Aix-en-Provence), Chaillot - Théâtre national de la Danse (Parigi), ERT/Teatro Nazionale (Modena), Fondazione I Teatri (Reggio Emilia), Centro Servizi Culturali Santa Chiara (Trento). In partnership con Comune di Reggio Emilia e Farmacie Comunali Riunite https://www.fedora-platform.com/funding-programmes/nominees/over-dance-working-title/551