Bocelli sull'aborto: “Sono a favore della vita, a mia madre fu consigliato di abortire”

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Il tenore, interpellato sul tema in un’intervista concessa al Corriere della Sera, ha detto: “Non si pretenderà mica che la Chiesa approvi l’aborto? E non si può neanche pretendere che una corte come la Corte Suprema americana si esprima diversamente”

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"Sono a favore della vita". Andrea Bocelli, tra i cantanti italiani più noti al mondo, si è espresso così sul tema dell’aborto nel corso di un’intervista al Corriere della Sera. Il tenore, interpellato sull’argomento, ha risposto: "Non si pretenderà mica che la Chiesa approvi l’aborto? E non si può neanche pretendere che una corte come la Corte Suprema americana si esprima diversamente: fa il suo lavoro e va presa per quello che è: a volte piace, a volte non piace. Io ho il culto della libertà, ma sono a favore della vita. A mia madre quando era incinta di me fu consigliato di abortire. I medici videro dei problemi durante la gravidanza e fu così consigliata. Il resto delle considerazioni, le lascio al lettore".

Bocelli e il rapporto con la fede

Nel corso dell’intervista - che ha toccato vari temi, dalla famiglia alla carriera fino all’incontro col presidente Joe Biden - c’è stato ampio spazio per il tema della Fede: "È sempre più forte", ha risposto Bocelli. "Se uno si avventura in questo cammino, diventa un’esigenza quotidiana. Io sono molto razionale e scettico di natura. Proprio per questo ho fede. La favola dell’ateo non mi convince, non ho mai potuto pensare di essere figlio del caso".

“La Chiesa è fatta di uomini”

Interpellato su eventuali divergenze di vedute con la Chiesa, Bocelli ha detto: "È fatta di uomini e gli uomini sono fallibili, ma anziché criticare mi preoccupo di vedere che cosa posso fare io di costruttivo per la Chiesa. Invece noto un accanimento oserei dire brutale. Si parla dei preti pedofili, ma non si parla dei sacerdoti nelle missioni, delle persone che danno la vita nei luoghi poveri o pericolosi. Bisognerebbe prendere esempio dal calcio: lì si parla sempre dei più bravi".

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