L’étoile, che ha lasciato il Bolshoi di Mosca subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina, sarà tra gli artisti che si esibiranno il 7 aprile per raccogliere fondi. Sul palco anche danzatori russi e ucraini, tutti uniti in uno stesso grido di pace
“Sono molto contento che ci sia stata la possibilità di organizzare questa serata di Gala. Ci sono amici e artisti da tutto il mondo, russi, ucraini, europei, tutti insieme per questa serata di danza che vuole essere intesa come messaggio di unione, arte universale in una serata di repertorio molto ampio. Un messaggio di armonia per tutti gli artisti e le persone e anche un aiuto concreto per chi, in questo momento, ha più bisogno”. Così l’étoile Jacopo Tissi, che ha lasciato il Teatro Bolshoi di Mosca subito dopo l’inizio della guerra (GLI AGGIORNAMENTI), parla del Gala internazionale di danza Pace for Peace che si terrà al Teatro degli Arcimboldi di Milano il prossimo 7 aprile per raccogliere fondi per la Croce Rossa (destinati ad azioni umanitarie in Ucraina e al confine) e per il fondo #milanoaiutaucraina (il fondo costituito dalla Fondazione di Comunità Milano, in collaborazione con il Comune, per sostenere progetti di aiuto e accoglienza della popolazione ucraina in arrivo a Milano e nell'area metropolitana). Una scelta coraggiosa quella di Tissi, come ha sottolineato l’assessore alla Cultura di Milano Tommaso Sacchi, che ha deciso di tornare in Italia e “gridare insieme a noi: pace”.
La danza unisce
“Il Teatro degli Arcimboldi ha deciso di fare qualcosa di pratico perché sono gli artisti ad essere particolarmente toccati da questa vicenda e ad esserne anche la conseguenza – ha spiegato il direttore artistico del Tam Gianmarco Longoni - L’arte ha una responsabilità sociale importantissima. Volevamo riuscire ad aiutare ma anche fare qualcosa di simbolico. L’arte è la parte migliore dell’umanità ed è lì dove tutto si fonde”. Sul palco, come ha ricordato il direttore settore danza del TAM e responsabile della programmazione artistica dell'evento Antonio Gnecchi, si esibiranno insieme quattro primi ballerini dell’Opera di Kiev e tre primi ballerini russi dell’Opera di Vienna. “E’ la dimostrazione evidente di quanto il mondo della danza sia più unito che mai”.
approfondimento
L'intervista a Jacopo Tissi
Sul palco artisti russi e ucraini insieme
Sul palco, oltre a Jacopo Tissi che danzerà “Le spectre de la rose” con Ludmila Konovalova, ci saranno: il primo ballerino del balletto nazionale spagnolo Sergio Bernal che si esibirà ne “Il cigno” di Ricardo Cue, versione maschile del celebre pezzo di Fokine che sarà presente nel programma e danzato da Maria Yakovleva; gli italiani Sasha Riva e Simone Repele che eseguiranno un "Inno alla vita" su loro coreografia con musiche di Arvo Part e l'inno nazionale ucraino; Simon Ripert e Leonardo Cremaschi danzeranno "MC 14/22 (Cesi est mon Corps)" di Angelin Preljocaj; Petar Dorcevski, direttore artistico del balletto dell'Opera di Lubiana, eseguirà "Voyage" con la coreografia di Renato Zanella; Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko si esibiranno in “Adagietto” di John Neumeier; i primi ballerini dell'Opera di Kiev Anastasia Gurskaya e Stanislav Olshansky danzeranno "The Forest Song", che fa parte del repertorio del teatro ucraino, e "Raymonda"; la russa Liudmila Konovalova, prima ballerina dell'Opera di Vienna con il moldavo Alexey Popov si esibiranno nel pas de deux de "Il cigno nero"; Alina Cojocaru e Johan Kobborg porteranno "No Man's Land" di Liam Scarlett.
Con il pensiero a chi è in guerra
Fra i ballerini che si esibiranno ci sarà anche Eugenia Korshunova, prima ballerina del teatro di Kiev che danzerà estratti da "Le Corsaire" e "Giselle" con Aleksei Tiuttiunnik, che in Ucraina ha lasciato il marito, anche lui danzatore che ora si trova in una unità di supporto medico. "Ha subito detto che voleva difendere il suo Paese. E' un patriota oltre che un ballerino. Come moglie e madre - ha raccontato in conferenza stampa - per me è stato difficile accettare questa scelta ma sono molto orgogliosa di lui". E in una serata che nasce nel nome della pace e della solidarietà, il Teatro degli Arcimboldi ha deciso di riservare dei posti gratuiti in platea per i rifugiati ucraini che lo desiderano. Per aderire scrivere alla mail boxoffice@teatroarcimboldi.it (fino a esaurimento posti disponibili).