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Fashion Week, dal 23 febbraio Milano Moda Donna. Accordo per salvaguardare la filiera

Spettacolo

Nicoletta Di Feo

Dal 23 febbraio al 1° marzo la Milano Fashion Week Women’s Collection Autunno-Inverno 2021-2022. Sarà ancora il digitale a predominare

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A un anno esatto dall’inizio della pandemia la moda continua a cambiare le proprie modalità di mostrarsi al mondo. E così anche in questa nuova edizione della Milano fashion week è il digitale a predominare. 61 sfilate, 57 presentazioni, 6 eventi per un totale di 124 appuntamenti. E anche se tra i grandi nomi manca Versace, che presenterà la collezione il 5 marzo, il calendario di Milano Moda donna appare ricco e bilanciato, con Missoni, Cucinelli, Alberta Ferretti e Fendi che aprono la kermesse il 24 febbraio e Valentino e Dolce & Gabbana che la chiudono il primo marzo.

 

“Sono molto felice di vedere anche per questa Fashion Week la partecipazione di molti nostri Soci e la presenza di nuovi brand, a sottolineare l’importanza e la valenza della settimana della moda di Milano sia pure in un momento così difficile per la nostra industria” , dichiara Carlo Capasa, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana. “Quest’edizione della Milano Fashion Week testimonia ancora una volta un approccio di grande flessibilità, che ha spinto tutti gli attori dell’industria della moda a sperimentare nuovi linguaggi espressivi ed a cercare modi alternativi per promuovere e distribuire le grandi creazioni che contribuiscono a rendere questa settimana unica nel panorama internazionale.”

 

“Come già a settembre anche per quest’edizione abbiamo redatto insieme ad ATS un documento con le indicazioni operative con tutte le misure di sicurezza per poter organizzare eventi”. Ci racconta in un’intervista Capasa. “Anche eventi in presenza purché con poche persone, gli addetti ai lavori e i giornalisti accreditati.  Per questo alcune presentazioni saranno in presenza ma sempre su appuntamento, così come ci potrebbe essere la possibilità che alcune sfilate si svolgeranno in presenza purché con un pubblico ristrettissimo. 

Del resto dopo la fashion week dello scorso settembre i giornalisti stranieri”, prosegue Capasa, “hanno descritto quella di Milano come l’unica Fashion Week in cui si sono sentiti al sicuro e questo proprio per l’applicazione capillare del protocollo.”
 

Cnmi e Confartigianato insieme per difendere la filiera


Un’edizione che vede al centro l’accordo siglato con Confartigianato Imprese per supportare le PMI e quindi tutta la filiera.

“Si tratta di un accordo importantissimo”, ci spiega il presidente di CNMI. “In questo momento la moda sta soffrendo molto e forse non lo si sottolinea sufficientemente. La moda quest’anno perde il 27% del fatturato ed è tantissimo per  la seconda industria italiana. Nel 2019 l’industria della moda faceva 100 miliardi di euro, esportava più di 70 miliardi di euro e ora perdere il 27% significa perdere una grande fetta del fatturato del nostro paese. In questo momento noi dobbiamo proteggere tutta la filiera, la nostra filiera è unica come è unica la moda italiana. Noi produciamo il 70% della moda di alta qualità nel mondo, siamo i primi produttori in Europa col 41%, (la Germania è la seconda con l’11%, la Francia la terza con l’8%), quindi abbiamo una grande responsabilità. Il nostro segreto è mettere insieme queste piccole imprese artigiane e i grandi brand della moda. Quelle mani incredibili, quelle mani dei nostri artigiani vanno preservate, salvate in un momento di difficoltà. E’ una crisi che una volta passata consentirà una ripresa veloce, ma se durante questa crisi noi perdiamo le aziende e i posti di lavoro sarà poi più difficile recuperare . Per questo chiediamo uno sforzo al governo.”

 

Una delle stanze della piattaforma di CNMI sarà dedicata all’artigianato italiano. Curata da Sara Sozzani Maino, Deputy Editor in Chief Vogue Italia & Head of Vogue Talents ed International Brand Ambassador Camera Nazionale della Moda Italiana, e realizzata in collaborazione con Confartigianato Imprese, questa iniziativa vede protagonista il talento di 5 artigiani: Duccio Mazzanti (Mazzanti Piume since 1935 -Firenze-), Alberto Bevilacqua (tessuti artigianali since 1875 -Venezia-), Vivian Saskia Wittmer (scarpe su misura -Firenze-), Marina Rizzini (Bice&Berta maglieria su misura since 1992 -Bergamo-) e Anna Tosi - (Pagliani e Brausser fiori in tessuto e modisteria since 1946 –Verona). Professionisti virtuosi che si presenteranno attraverso delle video interviste.
 

Omaggio a Beppe Modenese


La kermesse si aprirà con un tributo a Beppe Modenese, Presidente onorario di Camera Nazionale della Moda Italiana, scomparso il 21 novembre 2020. Un video-omaggio curato e diretto da Beniamino Barrese, regista del documentario “La scomparsa di mia madre”, e prodotto da The Blink Fish.