Hashtagart, l’amore tra uno skateboarder e una ballerina nei musei vuoti di Parigi. VIDEO
SpettacoloE’ un piccolo capolavoro. Un cortometraggio, girato tra le opere d’arte del Louvre e del Museo D’Orsay, capace di illuminare il momento buio che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria
E’ una storia d’amore tra uno skateboarder e una danzatrice ambientata nei corridoi completamente deserti del Louvre e del Museo D’Orsay. In una Parigi vuota e immobile.
Si chiama Museum ed è un cortometraggio capace di rispecchiare il momento buio che tutti stiamo vivendo a causa della pandemia (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI). Tre minuti in cui si condensano quel senso di smarrimento e di solitudine che ormai ci appartengono da diversi mesi ma che riescono anche a restituire tutto il calore di un abbraccio con quella poesia che solo l’arte riesce a creare. Lo abbiamo scelto per questo appuntamento con Hashtagart, la rubrica con cui cerchiamo di raccontare l’altra scena dell’arte, quella che si esprime online.
Un amore tra i musei vuoti
Così, in una Parigi completamente ferma e svuotata in un tempo che sembra essere sospeso, un ragazzo sfreccia sul suo skate tra strade e monumenti. Attraversa le piramidi del Louvre, tra luci del giorno e ombre notturne, fino a raggiungere il Musée d’Orsay, dove si unisce alla giovane ballerina che lo ha atteso danzando tra le opere d’arte. Tre minuti che raccontano il nostro mondo, fatto di musei e teatri chiusi, di città in lockdown, di abbracci desiderati.
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La strada incontra il palcoscenico e l’arte
Il corto, prodotto da Enibas Productions, scritto e diretto da Tristan Helias e Marin Troude, vede nei panni dello skateboarder lo stesso Helias mentre la danzatrice è Victoria Dauberville. La colonna sonora è di Max Richter, compositore britannico e contemporaneo noto alla danza che ha firmato anche la musica di Woolf Works, il capolavoro di Wayne McGregor. Per il Museo d’Orsay, in Museum “gli spettatori vengono trasportati da una coreografia visiva orchestrata con cura, nella quale lo skateboarding diventa una nuova forma di danza e si eleva al livello delle arti coreografiche moderne. L’unione dei due corpi in movimento rappresenta l’amore che fa incontrare il palcoscenico e la strada”.