Colin Farrell, così ubriaco in "Minority Report" da dover ripetere un ciak 56 volte

Spettacolo

Matteo Rossini

Una dichiarazione che ha fatto il giro del mondo. A distanza di oltre quindici anni dall'uscita del film, Colin Farrell parla della sua esperienza sul set di "Minority Report".

Colin Farrell, classe 1976, non ha mai nascosto la vita vissuta sempre al massimo. L’attore irlandese è stato protagonista di numerose pellicole che hanno fatto la storia del cinema dando il volto a personaggi immortali. La sua ultima fatica lavorativa è “Dumbo”, il film diretto da Tim Burton che ha guadagnato oltre 350 milioni di dollari in tutto il mondo.

Colin Farrell: "Non andai a dormire per niente"

Nei giorni scorsi l’attore ha rilasciato un’intervista al magazine online Mirror parlando della sua esperienza sul set di “Minority Report”. Era il 2002 quando Colin era impegnato sul set di Steven Spielberg al fianco di Tom Cruise. Il film si rivelò un successo straordinario diventando un cult nella storia della settima arte, ma le riprese non furono molto facili.

Colin (qui potete trovare le foto più belle del bad boy del cinema) ha raccontato di aver avuto problemi con una battuta tanto da averla dovuta ripetere ben cinquantasei volte, il motivo? La mancanza di sobrietà.

L’attore ha raccontato l’episodio partendo da ciò che lo ha portato a ritrovarsi in quelle condizioni: “Chiesi alla produzione con grande arroganza di non dovermi far lavorare il giorno dopo il mio compleanno. Dissi di non farmi lavorare il 1° giugno poiché il 31 maggio è il mio compleanno”.

Tuttavia la richiesta dell’attore non venne accolta ma lui decise comunque di festeggiare: “Pensai che almeno un film da cento milioni di dollari avrebbe ascoltato la mia richiesta ma invece alla fine dovetti lavorare. La notte prima festeggiai davvero tanto e non andai a dormire per niente. La battuta che dovevo ripetere era: I’m sure you’ve all grasped the fundamental paradoxical pre-crime methodology”.

Colin Farrell: "Quella battuta dovrebbe essere scritta sulla mia lapide”

Se oggi l’attore ricorda perfettamente la battuta, nel 2002 le cose non andarono così tanto da averla dovuta ripetere ben cinquantasei volte. La performance di Colin imbarazzò così tanto la sorella che la ragazza decise di lasciare il set, queste le parole dell’attore: “Soltanto ora, ebbene, dopo sedici anni la ricordo ancora perché quel fatto mi causò così tanto panico e tanta ansia. Quella battuta dovrebbe essere scritta sulla mia lapide”.

Infine Colin ha raccontato della fuga di sua sorella dal set: “Quel giorno mia sorella era sul set ma dovette andarsene dopo che la ripetei per ben cinquantasei volte. Fui un completo disastro”.

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