Roma, il Maxxi diventa tre volte più grande

Spettacolo
La rivoluzione del Maxxi non riguarda solo le aree museali ma anche la ristorazione che si arricchisce di due nuovi locali (Getty Images)

Il museo nazionale delle arti del XXI secolo ha riaperto dopo la rivoluzione che ha portato a un ripensamento degli spazi interni. Tante le novità, da una video gallery a una sala lettura, nel tentativo di far diventare la struttura "una sorta di piazza di quartiere"

Una vera e propria "rivoluzione creativa" ha investito il Maxxi, il museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma. La struttura, progettata dall'architetta Zaha Hadid, ha riaperto ai visitatori il 6 maggio proponendosi in una nuova veste tre volte più grande. Il lavoro di ripensamento degli spazi interni, infatti, ha permesso di triplicare quelli dedicati alla collezione permanente che insieme a un nuovo servizio di ristorazione garantiranno un’esperienza totalmente nuova rispetto al passato. "Obiettivo comune della Re-evolution museale – nome scelto per l’operazione – e della nuova offerta food è trasformare gli spazi del Maxxi in un ambiente aperto e fruibile, una sorta di piazza di quartiere, in grado di accogliere famiglie, turisti e appassionati di arte, cibo e cultura".

The place to be

Il nuovo allestimento della collezione inizia dalla piazza Alighiero Boetti, animata da tre nuove grandi installazioni: "Mareo Merz" di Elisabetta Benassi, "Anima" di Mircea Cantor e "Winter Moon" di Ugo Rondinone, e prosegue nelle gallerie 1 e 2. Nel progetto che si intitola "The Place To Be" la piazza diventa un tutt’uno con gli ambienti interni, a partire dalla sala lettura che introduce i visitatori alla collezione e che ospiterà gli incontri con gli artisti. Nel nuovo Maxxi è previsto anche uno spazio dedicato all’Archivio degli incontri internazionali d’arte, con l’obiettivo di rendere più accessibile il patrimonio documentario del museo. "Re-evolution vuole far avvicinare tutti all'arte e alla cultura – ha annunciato durante l’inaugurazione del 5 maggio il presidente Giovanna Melandri – e comincia a farlo rendendo gratuito dal martedì al venerdì  – e ogni prima domenica del mese – lo spazio della collezione permanente".

Rivoluzione digitale

Una delle modifiche più importanti introdotte dal progetto è una video gallery permanente al piano terra dedicata all'arte italiana e internazionale con approfondimenti tematici, monografie e percorsi storici. L’installazione, che fa entrare il Maxxi "nell'era digitale", sarà utilizzabile dai visitatori anche per assistere alle proiezioni e per discutere con autori, critici, curatori e studiosi. Il piano terra ospita, inoltre, un nuovo laboratorio per la didattica con un "Kids Museum".

Novità gastronomiche

La rivoluzione del Maxxi non riguarda solo le aree museali ma anche la ristorazione che si arricchisce di due locali. Il primo, "Typo", è una nuova caffetteria-bookshop ospitata nella sala delle ex caserme, che, con i suoi accessi su via Guido Reni, aprirà un nuovo ingresso al museo. Mentre il secondo, "Linea", è un ristorante che si affaccia su Piazza Alighiero Boetti e vedrà anche il coinvolgimento, a livello di consulenza, della chef stellata Cristina Bowerman.

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